Stadio a Pietralata, il piano mobilità e il nodo scavi archeologici
Stadio
Condividi l'articolo
Un pezzetto alla volta, si vanno precisando sempre meglio i confini del progetto del nuovo stadio della As Roma a Pietralata. In un documento, pubblicato sul sito istituzionale del Campidoglio emergono le questioni archeologiche, con gli scavi che dureranno almeno fino a fine aprile, e aggiornamenti sulla mobilità. Una tempistica che, quindi, conferma che il progetto definitivo dell’opera non potrà arrivare se non dopo la conclusione delle indagini archeologiche e quindi, molto difficilmente prima di giugno prossimo.
Come riferisce il Messaggero, la società giallorossa ha presentato alla Soprintendenza un progetto per condurre gli scavi di archeologia preventiva. La Roma ha chiesto, e le Belle Arti hanno accettato, di dividere in due parti questi scavi.
La Roma ha proposto di realizzare scavi da quattro metri di larghezza e un metro e mezzo di profondità. La Soprintendenza ha accettato questa “griglia” di lavoro ma ha chiesto che gli scavi raggiungano la profondità massima, cioè il cosiddetto “strato geologico” dove c’è la certezza che non ci sia traccia di presenze umane. Inoltre, le Belle Arti hanno chiesto di evitare possibili interferenze fra lo stadio e alcune preesistenze archeologiche di cui già si conosce la localizzazione, come l’antico “castellum aquae” del II secolo dopo Cristo.