Paredes e ‘la ricerca della verticalità’: ecco perchè è il fulcro del gioco – FOTO
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FOCUS RS (di Francesco Oddo Casano) –“Da quando sono arrivato, Paredes e Hummels, li ho considerati subito dei pilastri per il rilancio della Roma e i risultati si sono visti subito”.
In particolar modo su Paredes, Ranieri si era già espresso, sottolineando la possibilità concreta del rinnovo dell’ex PSG a fronte di un suo rinnovato impiego in giallorosso.
Il centrocampista campione del Mondo, sin dal post gara di Londra, sottolineò l’importanza dello sbarco a Roma di Ranieri per un suo ritorno in campo dall’inizio: “Da quando è arrivato il mister, per me è cambiato tutto”.
Parole a cui Paredes ha dato seguito, con prestazioni eccellenti soprattutto in fase di possesso. Con l’argentino in campo infatti – e il supporto di Hummels dietro – la Roma ha notevolmente migliorato il dato del possesso palla, rendendolo più verticale.
Per capire la reale utilità dell’argentino basta scorgere alcuni frame del gol di Baldanzi contro la Samp. Al netto del valore, oggettivamente relativo degli avversari, in pochi istanti emerge la centralità e soprattutto la diversità del palleggio di Paredes rispetto ai suoi compagni di reparto. Leo riceve palla sotto pressione da Celik, la Samp si schiera con quattro calciatori quasi in linea, che sembrano indirizzare il palleggio giallorosso in orizzontale. Più un attaccante ligure che arretrando potrebbe costringerlo all’errore.
Paredes avrebbe uno scarico facile su Celik o un appoggio su Pisilli, che potrebbe però mettere in difficoltà anche il giovane centrocampista giallorosso. La sua postura del corpo e lo sguardo sono rivolti sistematicamente in avanti, tant’è che dopo un secondo, il pensiero va verso Baldanzi, oltre la linea del pressing doriano.
Il trequartista giallorosso riceve una palla filtrante perfetta in zona trequarti, si gira rapidamente e la Roma arriva al terzo gol. Paredes è propenso per sua natura e capacità a cercare sempre questo tipo di aperture. Oltre ad una percentuale che oscilla tra il 91 e il 94% di passaggi riusciti, Ranieri gli chiede spesso di allargare il gioco sulle fasce con lanci precisi e di accompagnare in avanti la manovra offensiva, catalizzando tutti i possessi laterali della squadra giallorossa.
Con lui in campo, la Roma ha ritrovato quella verticalità che aveva perso da tempo e che si era in realtà rivista, con ottimi risultati, già sotto la gestione De Rossi (es. il gol di Dybala contro il Brighton su imbucata dell’argentino). Averlo o non averlo in campo, in questo momento storico, fa molta differenza. Lo si è notato anche a Como, dove in assenza anche di Hummels, sin dai difensori centrali, la Roma ha palesato enormi difficoltà in fase di palleggio, sfruttando maggiormente i cambi di gioco di Hermoso e Angelino direzione Saud o Saelemaekers.