Sentenza Parma, quando ha meno del 40% di possesso palla non perde: i precedenti
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FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – La Roma domenica alle 12:30 ospiterà allo stadio Olimpico il Parma di Pecchia.
Il tecnico di Testaccio si aspetta una partita difficile con tanti gol: ”Il Parma è una squadra vivace, che gioca verticale, con attaccanti tutti bravi. È una delle squadre che ha perso meno palla nella propria metacampo, perché proprio non ci gioca: gioca verticale. Alcune volte fanno un 4-2-4 con grandi movimenti là davanti, per cui dovremo farci trovare attenti sulle prime e sulle seconde palle. Dobbiamo fare una grande partita: sarà piena di gol”.
Il Parma ha messo in difficoltà le prime 8 squadre della classifica raccogliendo 2 vittorie, 3 pareggi e altrettante sconfitte. Lazio (3-1) e Milan (3-1) sono crollate di fronte alla formazione di Pecchia mentre Fiorentina (1-1), Juventus (2-2) e Bologna (0-0) non sono andate oltre il pareggio.
Parma, poco possesso e nessuna sconfitta: ecco i numeri
Il Parma predilige un gioco verticale che innesca la velocità di Man, Mihăilă, Bonny, Cancellieri e compagni. Solo Venezia (15,14) e Cagliari (15,67) hanno concesso più passaggi prima di un intervento difensivo dei gialloblu (14,42), numeri che descrivono un atteggiamento in fase di non possesso poco propenso a un pressing asfissiante. La formazione di Pecchia non ama tenere il pallone fra i piedi (44,9%), anzi, meno ha il possesso più ottiene risultati positivi. Un rapporto indirettamente proporzionale che vede la soglia del 40% come una sentenza. Quando gli avversarsi del Parma hanno mantenuto almeno il 60% di possesso palla non hanno mai vinto: 4 pareggi (Fiorentina 1-1, Como 1-1, Juventus 2-2, Bologna 0-0) e 3 sconfitte (Lazio 3-1, Venezia 2-1, Milan 2-1).
La squadra di Pecchia ha un’identità chiara: attira le formazioni che incontra verso la propria area e riparte in velocità. Gli avversari del Parma sono quelli che hanno effettuati più controlli del pallone dentro l’area di rigore e nell’ultima trequarti, numeri che certificano la strategia dei romagnoli. La Roma, quindi, dovrà fare attenzione a non farsi trovare sbilanciata, soprattutto una volta persa la sfera.