Mou, la Nazionale al termine della carriera. Per la Roma l’insidia è il Real

Mou, la Nazionale al termine della carriera. Per la Roma l’insidia è il Real

Rassegna stampa

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E’ di ieri l’indiscrezione rilanciata da A Bola in merito al presunto interesse della Federazione portoghese per Mourinho in vista della sostituzione del CT Fernando Santos.

Il quotidiano lusitano ipotizza uno scenario (improbabile) nel quale l’allenatore si dividerebbe nei prossimi mesi tra la panchina giallorossa e quella della nazionale.

Come scrive il Tempo, Mourinho, che è anche il preferito dai tifosi nel sondaggio lanciato sempre dal giornale lusitano, considera la guida del Portogallo come la meta finale ideale della carriera. Quel momento, però, non sarebbe ancora arrivato perché José ha voglia di continuare ad allenare in un club per qualche anno. Ma c’è un aspetto da non sottovalutare. Mou non si vede allenatore della nazionale fino a quando ci sarà Ronaldo, sapendo quanto possa essere «ingombrante» la sua presenza in squadra. Il Mondiale in Qatar, tra panchine e ribellioni, potrebbe in realtà aver chiuso l’era di CR7 e quindi il prossimo tecnico si ritroverebbe il «lavoro sporco» già fatto dal predecessore.

Le altre opzioni del Portogallo sarebbero il tecnico dell’Under 21 Rui Jorge e l’attuale allenatore del Palmeiras Abel Ferreira. Quest’ultimo è in corsa anche per la successione di Tite nel Brasile. Così come Ancelotti e, a quanto pare, lo stesso Mourinho. Un intrigo internazionale che potrebbe coinvolgere anche il Real Madrid, la squadra che lo «Special One» vorrebbe tornare ad allenare.

E la Roma in tutto questo che dice? Non commenta ovviamente i rumors provenienti da Lisbona e si sente forte del contratto che la lega al tecnico fino al 2024. Solo se Mou dovesse manifestare intenzioni diverse, arriverebbe l’ora di organizzare un confronto, che al momento è ritenuto prematuro, con una stagione ancora tutta da vivere e la prossima da programmare. E magari, chissà, discutendo prima un rinnovo.