Mourinho: “Vogliamo pensare da grande squadra. Avversario per la Champions? Noi stessi”

Mourinho: “Vogliamo pensare da grande squadra. Avversario per la Champions? Noi stessi”

Interviste

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Mourinho ai microfoni di DAZN dopo la vittoria 1-0 sul Torino:

Concesso pochissimo e avete sbloccato subito?
“Le partite si vincono quando segni un gol di più agli avversari, 1-0 o 5-4 non cambia niente.

E’ l’obiettivo del calcio e dello sport, vincere il massimo delle gare che puoi, con le tue qualità, cercando di nascondere i tuoi problemi ma anche sfruttando le tue qualità”

A nove giornate dalla fine siete terzi da soli, non vi potete più nascondere per la Champions?
“Sei sicuro che la Juve ha 59 punti? 

Sareste quarti in quel caso?
“Certo, certo siamo in Italia”

Qual è l’avversario che la preoccupa di più in questa corsa?
“Noi stessi, noi stessi, il fatto di pensare squadra grande e una squadra grande non esce da una competizione, per giocare solo su di una, una gara a settimana. Noi abbiamo questo problema, una rosa corta rispetto ad una Europa League da giocare ogni tre giorni, una Europa League che vale la Champions, per noi è dura, ma io non sono capace di pensare da piccolino, non sono capace di dire che la partita contro l’Udinese sia più importante del Feyenoord e viceversa. Andiamo avanti partita per partita, abbiamo perso Karsdorp per tutta la stagione, forse oggi anche Solbakken. Cerco di pensare da grande da quando sono arrivato. Siamo usciti in Coppa Italia perchè nel calcio puoi perdere, non perchè volevamo perdere. In Europa League sarà lo stesso: andremo in semifinale o il Feyenoord sarà più forte di noi”

La scelta di Dybala da centravanti?
“Grazie mille per i commenti positivi, ogni tanto li merito anche io. Ho avuto difficoltà nella scelta, da un lato sentivamo con lo staff in fase di preparazione, che ci fosse bisogno di gente che facesse uno contro uno e sono Solbakken ed El Shaarawy, allo stesso tempo giocando contro mister Juric il difensore centrale loro quando gioca contro un attaccante fisso lo mette in tasca, con Paulo abbiamo cercato di avere più palla e attaccare poi la profondità. Mi mancava personalità, con Matic e Pellegrini in panchina, anche Ibanez, Solbakken alla seconda da titolare, Diego che è alla seconda anche lui da titolare, quello era un po’ in contraddizione nel preparare la partita. Penso che sia mancato il secondo gol, con questo secondo gol la partita sarebbe stata completamente diversa, invece è stata aperta fino al 96′. Con piacere vorrei dire che l’arbitro giovane, Colombo, con un criterio di giudizio uguale di qua e di là, ha lasciato giocare, mi è piaciuto tanto”

Guarderà Lazio-Juve?
“No perchè andiamo via in aereo e torniamo a Roma. Belotti gli ho spiegato il perchè, lui ha risposto da Belotti “L’unica cosa che mi interessa è che la Roma ha vinto”, questa la sua risposta”.