Mourinho: “Ibanez intoccabile. Senza Dybala e Pellegrini fatichiamo. Crisi Abraham? Chiedetelo a lui”
Interviste
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CONFERENZA STAMPA – Queste le dichiarazioni di Josè Mourinho alla vigilia di Sassuolo-Roma:
La reazione che si attende domani? Con l’infortunio di Pellegrini, Volpato può essere il suo sostituto? E’ vero che ha rinunciato al Mondiale con l’Australia?
“Hai fatto tre domande (ride ndr).
Tante critiche a Ibanez?
“Non c’è da tornarci, domani è Ibanez più dieci, al di là della tua domanda, la risposta è questa. Rispetto per chi dal giorno in cui sono allenato fino ad oggi da tutto quello che ha, anche in situazioni di grandi difficoltà, lo scorso anno c’è stato un periodo in cui avevo solo lui come difensore centrale. Quest’anno siamo andati a Siviglia, quando l’ho visto la mattina pensavo fosse impossibile che giocasse, invece ha giocato, mette sempre la faccia, per me è intoccabile. Quando vinciamo vinciamo tutti, quando perdiamo perdiamo tutti. Mi aiuta leggere quasi zero tra stampa e social, tranne il mio divertente Instagram, Ibanez per me è intoccabile”
Ha fatto tanti punti in trasferta, mentre in casa fate fatica?
“In casa ci sono tre partite in cui non abbiamo segnato: Napoli, Atalanta e Lazio. Sento che piangono tutti, allora voglio piangere pure io. Sono tre partite senza il nostro giocatore più creativo, con più gol, più mobilità e palle inattive, il nostro giocatore che può aprire il blocco compatto difensivo degli avversari. L’Atalanta ha giocato così, la Lazio neanche ne parlo perchè è stato un esempio fantastico di fase difensiva, che se ci gioco io mi uccidono, ma l’importante è vincere, ne ho giocate tante così di partite. Quando manca quel giocatore lì (Dybala ndr) per noi è diverso. Il Napoli è diverso, ha cercato di vincere ma ha difeso molto bene. Nell’ultima partita nostra se non sbaglio abbiamo giocato con la stessa squadra dell’anno scorso con Mady nella posizione di Mkhitaryan, questo è significa che il bel mercatino che noi abbiamo fatto con tanti sforzi, sacrificio e volontà della società e del direttore, non sta giocando. Dybala non gioca da quante partite? Ha giocato contro l’inter ha fatto gol e abbiamo vinto, ha giocato contro la Juve ha fatto assist e abbiamo pareggiato. Dopo c’è Lorenzo Pellegrini, un giocatore più multifunzionale, che ha questa luce, che si accende lì in quella zona: gioca troppo, troppi minuti, gioca tutte le partite, va in difficoltà, ogni tanto ha qualche fragilità muscolare. Non è che in ogni partita sta al 100%, che sta al top, dopo facciamo le nostre partite che quando segniamo è molto difficile di perdere, perchè siamo solidi e omogenei, al di là di Udine, che prende punti e che con punti che abbiamo preso siamo con gli stessi punti delle prime 15 gare dell’anno scorso. Significa che se facciamo punti con Torino e Sassuolo potremmo avere più punti rispetto allo scorso anno. Con tutte queste difficoltà stiamo lì e facciamo il nostro lavoro, cerchiamo sempre di combattere i nostri problemi ma non possiamo nasconderli”
Al di là dei problemi che avete avuto, lei è soddisfatto dell’evoluzione del suo gruppo di Tirana dopo la finale? Forse un paio stanno giocando a livelli importanti?
“Non sono totalmente d’accordo con te. Penso che Mancini sta meglio quest’anno che l’anno scorso, molto più equilibrato e controllato, tre cartellini gialli in tutte queste partite, penso che Ibanez al di là di questo episodio sta molto equilibrato. C’è una cosa che ha un’influenza generale: noi abbiamo perso tre giocatori di centrocampo, tutti titolari: Mkhitaryan, Veretout e Oliveira. Wijnaldum non ha mai giocato, l’altro Camara è arrivato gli ultimi giorni di mercato, sta crescendo, ma la dinamica collettiva, movimenti difensivi, ancora sta cercando la sua dimensione, sta migliorando ma sta ancora cercando. Matic non è venuto per giocare insieme a Cristante ma si trova spesso a giocare con Bryan. Noi purtroppo abbiamo avuto problemi inaspettati dopo questo mercato, ma anche l’anno scorso quando Spinazzola si fece male all’Europeo siamo dovuti andare nel mercato in una direzione che non volevamo. Purtroppo abbiamo avuto questo tipo di infortuni. Sto piangendo tanto, non mi piace piangere tanto, preferisco dire: questi problemi hanno aperto la porta a Zalewski, Volpato, penso a Bove, presto a Tahirovic che potrebbe giocare da titolare, perchè sta avendo una crescita molto forte da quando si allena con noi. Vediamo: mancano due partite alla sosta, vediamo i punti che possiamo fare, vediamo la classifica che avremo alla sosta, anche se non è ancora metà del campionato. C’è gente da cui mi aspettavo di più? Sì, non posso nascondere l’involuzione di qualche giocatore. Posso nascondere però i nomi, perchè penso che come allenatore devo parlare dei miei giocatori individualmente. Karsdorp? E’ tornato nei minuti successivi, non sai che ha preso il ghiaccio perchè soffre permanentemente, se non è ginocchio, è adduttore, altrimenti la febbre. L’ho visto lì dopo due minuti in panchina, non era un atteggiamento negativo. Questo non è un problema, il problema che si può o si doveva migliorare è la capacità di accettare una sfida diversa da quella dello scorso anno. La crescita nella mentalità, la crescita nella responsabilità, la crescita nell’ambizione, non esser soddisfatti di aver raggiunto questo livello qua, di voler andare al di là. Non sto parlando di Karsdorp, ma di globalità. Per esempio se io fossi rimasto soddisfatto della mia carriera nel 2010, dovevo smettere. I giocatori è lo stesso: la gente deve sempre esigere di più da se stessa”
Sta pensando ad un cambio di modulo? Lo studierà durante la sosta? Perchè nel derby è uscito Camara?
“Perchè non c’era Wijnaldum, non ho Mkhitaryan, giochi con quelli che hai, non ne abbiamo tanti e siamo una società che se ha problemi nella rosa ha più difficoltà. Semplicemente questo. Il modulo non lo faccio io, lo fanno i giocatori con le loro caratteristiche”
Si è parlato di Abraham in termini di gol. Rispetto allo scorso anno quando segnò più o meno gli stessi gol, è apparso un po’ più assente, estraneo dal gioco, spesso in fuorigioco?
“E’ una domanda da fare a lui, sto bene, sto male, sono assente o presente, penso al Mondiale o no. Devi aspettare che Tammy vada ad una conferenza stampa per rispondere”