Mourinho carica: “A Torino con fiducia e per vincere. Un solo cambio: Matic per Zaniolo” (AUDIO)

Mourinho carica: “A Torino con fiducia e per vincere. Un solo cambio: Matic per Zaniolo” (AUDIO)

Interviste

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Le parole di Josè Mourinho alla vigilia di Juventus-Roma:

Come stanno i giocatori? Due parole sul sorteggio?
“Partiamo dalle cose facili, la squadra che gioca domani è la stessa delle prime due gare con Matic al posto di Zaniolo.

Arriviamo con 6 punti su 6 ed è importante ma anche con due assenze importanti come quelle di Zaniolo e Wijnaldum, un aspetto che cambia la prospettiva della gara perchè avrò meno soluzioni a partita in corso. E’ una partita di campionato, ma si vede subito dalla tua domanda che è la Juve, perchè prima di Salernitana e Cremonese nessuno mi chiedeva degli avversari. E’ vero è una partita grande contro una big, contro una squadra che vuole vincere lo Scudetto ma è una gara delle 38. Per me domani giocare a Torino o nella 37° giornata è esattamente lo stesso. Poi dipende dalla prospettiva: giocare contro una grande è una difficoltà ma ti da anche grandi motivazioni, dipende da dove la vedi, se la prendi sul piano motivazionale è top, se la prendi su lato difficoltà sarà difficile, cerchiamo di essere equilibrati”

Sul sorteggio?
“E’ una competizione difficile, dove ci sono squadre che devono vincerla altrimenti è un disastro per qualche club con potenziale economico, sportivo e storico incredibili. Per quelle squadre la responsabilità è grande di vincere, noi andremo passo dopo passo. E’ un gruppo il nostro non facile, il Betis ha vinto la coppa di Spagna, ha un allenatore top, ha una squadra che gioca benissimo, sono arrivati 5 in Liga, sono di alto livello; il Ludogorets non è una squadra facile, hanno capacità di divertire, di prendere giocatori brasiliani e africani, vincono quasi sempre il campionato bulgaro; l’Helsinki non la conosco bene ma l’evoluzione delle squadre del Nord Europa è molto visibile vale per Copenhagen, Bodo etc che rispetto a qualche anno fa oggi sono molto evolute. E’ la prima volta che giocherò in Finlandia dopo 200 partite in Europa. Con piacere e curiosità andrò lì, con grande rispetto. Purtroppo un altro campo di plastica, speriamo di avere la fortuna di giocare lì presto e non a novembre perchè sarebbe doppiamente duro”

La sua vigilia di Juve-Roma, è una partita che sente più di altre? Riceverà un’accoglienza non felice, si è lamentato di questa accoglienza in passato?
“Sì ma è lo sport, non voglio appesantire questa storia. Per me la vigilia è sempre uguale, stessa routine, quello che faccio e non faccio. Giocheremo contro una squadra top con motivazioni top. Andare a Torino contro la Juve è capitato tante volte l’ho fatto con Inter, Roma e Mancester, sarà una volta in più, non ci sarà connessione con passato e futuro, è una gara isolata”

Sarà gara particolare per Dybala. Che consiglio si sente di dargli?
“Nessuno, dipende sempre dalla personalità di ogni singolo individuo. Per qualche giocatore tornare a casa è niente, per altri è difficile, per altri 50 e 50. Di Paulo non lo so, ha una faccia da bambino ma è un uomo, ha grande esperienza, parliamo di come giocherà, di quello che ci aspettiamo da lui nella squadra, ma il controllo delle sue emozioni dipende da lui. Da esterno posso dire osservando il suo modo di lavorare non ho visto niente di diverso dalle precedenti settimane. Farà una partita normale, magari con un pizzico di emozione in più prima e dopo”

Dybala a che livello di forma è arrivato? 
“Sta molto bene per me, non mi aspettavo di più in questo momento, un ragazzo che negli ultimi due anni ha avuto poca continuità e non ha iniziato la preparazione normale con la squadra, ha lavorato da solo nella prima parte, sta benissimo. Non ha ancora 90 minuti pieni, se gioca all’Olimpico su quella superficie è veramente dura, un po’ come correre su una spiaggia portoghese con tanta sabbia, ma lo vedo bene, con buona disponibilità, si mette al servizio della squadra, non potevo essere più contento di così con Paulo e non mi aspettavo niente di più da lui in questo momento”

La Roma ha una pessima tradizione allo Stadium, ha vinto una volta sola in 12 anni, c’è un aspetto psicologico che prima di certe partite va curato? Oppure no?
“Prima di tutto pensare che ogni partita è una partita isolata, questo Juve-Roma non ha niente di connessione con l’ultima o con la prossima, è un evento isolato che inizia alle 18.30 e finirà alle 20.30. Nessun’altra connessione. Possiamo preparare la squadra al meglio possibile come accade sempre. Non abbiamo lavorato di più ieri e l’altro ieri rispetto ad altre gare. Cercheremo di fare una partita normale, cerco di trasmettere ai giocatori la normalità, andiamo lì a giocare, contro una squadra di qualità, con la nostra fiducia, la nostra tranquillità, siamo cresciuti da quando siamo insieme. Ci siamo allenati non dico molto molto bene perchè abbiamo avuto poco tempo, ma abbastanza bene dentro la nostra possibile intensità di lavoro. Sappiamo cosa vogliamo, da due giorni i giocatori sanno chi giocherà, non c’è grande storia”

Domani è una partita più da grandi attacchi o grandi difese?
“Da grandi squadre, perchè il mondo in generale continua a sbagliare a sbagliare e a sbagliare. Le squadre che soffrono pochi gol, dicono un bel gioco difensivo, invece di dire bel gioco di squadra. Questo sono, squadre forti, non solo gioco difensivo. Due partite non contano nulla, non significa che noi e la Juve siamo perfetti e magari domani non finisce 0-0 ma 4-4. Una squadra che è stabile e non prende tanti gol, di solito è una squadra di qualità”

Dopo Juve-Roma disse che sapeva quale fosse il percorso che la Roma stava intraprendendo. Oggi ha chiaro il percorso che state intraprendendo?
“L’anno scorso volevo dire che la Roma giocò per vincere ma perse, al di là di ciò che accadde, ero soddisfatto dell’atteggiamento. Oggi dopo un anno mi aspetto un atteggiamento uguale o migliore, una squadra fiduciosa, che va lì e cerca di vincere la partita, magari capita di perdere ma se tu mi dici: firmi per un punto? Io non voglio, voglio andare lì a giocare, io e i giocatori vogliamo andare lì per vincere”

Il rigorista della Roma chi è? Felix sarà convocato?
“Per domani abbiamo deciso chi lo tira, per la stagione no, dipende dalla settimana e da come abbiamo lavorato, dall’analisi dei rigoristi che si sono allenati, per domani è definito. In generale abbiamo sempre la decisione pre partita sull’ipotetico rigorista, ma non lo dico per domani altrimenti Perin sa chi tirerà e se lo studia”

Felix sarà convocato?
“No esiste la possibilità altissima che vada via e in questo senso non vogliamo rischiare noi e lui non sarebbe disponibile per prendere rischi, per questo non ci sarà”

Arbitra Irrati quest’anno, voleva dire qualcosa sugli arbitri?
“Dopo la partita sento la libertà di commentare o meno, prima della partita non mi piace farlo, perchè il mio principio che tutti gli arbitri sono bravi, vanno in campo per fare bene e non mi sembra dire prima della partita se un arbitro mi piace o no”