
Roma, ‘lo strano caso’ del fattore campo: l’Olimpico è un fortino, in trasferta si fatica
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FOCUS RS (di Francesco Oddo Casano) – Un anno fa esatto la Roma disputava all'Olimpico l'ultima partita alla presenza del suo pubblico.
Quattro reti della squadra di Fonseca sul Lecce, poi il buio Covid e la lontananza della tifoseria che oggi festeggia un triste anniversario. Uno degli aspetti che ha inciso di più su questo calcio 2.0 è proprio il fattore campo, eliso dalla chiusura forzata degli impianti. I numeri della Roma però riflettono una realtà in totale controtendenza. Perché se in casa i giallorossi hanno un rendimento da Scudetto con 2,5 punti di media a partita, frutto dei 30 punti conquistati in 12 apparizioni, in trasferta la situazione è diametralmente opposta: 1,27 punti di media, 14 su 11 sfide (in attesa del punto maturato sul campo a Verona, ma rimosso dalla giustizia sportiva).
Certo, lontano dalle mura amiche i giallorossi hanno affrontato avversarie importanti: Juventus, Milan, Lazio, Napoli e Atalanta e recentemente il tecnico lusitano, parlando delle difficoltà negli scontri diretti, ha letteralmente detto: "ora le affronteremo quasi tutte in casa al ritorno". Il pubblico sarà ancora assente, ma è come se inconsciamente la Roma all'Olimpico si sentisse più libera di esprimere il suo gioco e mostrare il suo calcio, fatto di verticalizzazioni, combinazioni e gol, tanti gol. L'ultima sconfitta dei capitolini in casa risale allo scorso 2 luglio (0-2 contro l'Udinese). Poi in 20 sfide tra campionato e coppe, 14 vittorie e 5 pareggi e 1 sconfitta (contro lo Spezia in Coppa Italia ai supplementari, tramutata in uno 0-3 a tavolino per il noto caso delle sei sostituzioni). La morale? Per raggiungere la qualificazione in Champions, la Roma dovrà migliorare sensibilmente il suo rendimento in trasferta, cercando di mantenere blindato il fortino Olimpico.