
Esclusiva – Nocentini (ex coll. Dnipro, Ucraina e di Sarri): ”Dovbyk potrà diventare un leader. Sarri? Roma squadra perfetta per lui”
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Luigi Nocentini, ora vice allenatore del Basilea, ha fatto parte dello staff di Maurizio Sarri al Napoli (2016-2018), del Dnipro (2020), dell’Ucraina di Shevchenko (2021), del Genoa (2021-2022) e dell’Empoli (2023-2024).
Con Artem ho lavorato al Dnipro e in Ucraina è un ragazzo dalle enormi potenzialità: in pochi anni è passato dal campionato ucraino a quello italiano transitando per la Spagna. La Serie A è più tattica, la fase difensiva viene curata maggiormente rispetto alla Liga: a Dovbyk va dato tempo.
Come mai dopo due anni meravigliosi a Napoli con Sarri hai deciso di andare a fare esperienza in Ucraina? Nelle vita ci sono delle sorprese: ho avuto l’opportunità di andare in un Paese che è stato importante per me. Ho fatto parte dell’Europeo che ha vinto l’Italia: è stata un’esperienza straordinaria perché con l’Ucraina siamo arrivati ai quarti contro l’Inghilterra proprio grazie a Dovbyk. Emozioni indelebili…
Ci descrivi pregi e difetti di Dovbyk? Shevchenko gli ha dato tanti consigli, è un ragazzo che vede la porta da ogni zona del campo: ha un sinistro importante, è bravo nel gioco aereo, però, deve crescere nella fase di non possesso perché viene da campionati in cui non viene curata. Artem deve migliorare nel dialogare con i compagni ma ha potenzialità straordinarie: va aspettato, ha tante qualità. Roma è una piazza importante serve del tempo: potrà diventare un leader tecnico che aiuterà i giallorossi a raggiungere i propri obiettivi. Ora credo sia presto per pensare che lo possa fare immediatamente.
La Roma farebbe bene a confermare Dovbyk in vista della prossima stagione?
Sicuramente sì perché è arrivato quest’anno: lingua nuova, cultura, diversa e campionato totalmente divergente. I difensori italiani sono i migliori in giro per l’Europa per letture e analisi all’interno della partita: Dovbyk deve calarsi in questa nuova realtà.
Roma adatta al gioco di Sarri? Con giocatori tecnici che hanno una visione di gioco importante, come quelli della Roma, andrebbe a nozze. Come ogni allenatore avrebbe bisogno dei suoi tempi: è un grande tecnico, per la il club giallorosso sarebbe una fortuna puntare su di lui.
Accetterebbe di andare alla Roma malgrado sia stato alla Lazio?
Non è facile rispondere, è un enorme prestigio allenare a Roma. Siamo professionisti, quindi, qualora dovesse accettare darebbe il 100% per i colori giallorossi.