Roma, costruire l’Under 23 per non perdere i giovani talenti: costi e benefici

Roma, costruire l’Under 23 per non perdere i giovani talenti: costi e benefici

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FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – La Roma, anche nel corso di questa stagione, ha confermato di avere un settore giovanile straordinario: 2 scudetti vinti (Under 15 e 17) e altrettante finali perse (Primavera e Under 18).

Al momento nell’Italia di Spalletti sono presenti 4 calciatori cresciuti nel vivaio giallorosso: Pellegrini, Scamacca, Frattesi e Calafiori. Solo il primo della lista ancora gioca nella Roma, gli altri 3, invece, sono andati a fare le fortune di altri club.

Diversi calciatori giallorossi, una volta arrivati in Primavera, si trovano di fronte a un bivio: fare il salto di qualità in Prima squadra o andare a giocare altrove. La differenza tra l’Under 19 e la Serie A, però, è abissale e difficilmente i giovani talenti romanisti riescono a imporsi nel massimo campionato italiano con la maglia dei capitolini. Il rischio è quello di disperdere un valore tecnico ed economico senza aver dato ai giovani il giusto tempo per colmare il gap tra i due tornei. E allora perché non costruire un ponte, che è rappresentato dall’Under 23, come hanno fatto Juventus, Atalanta e Milan?

Under 23, ecco quanto costerà al Milan e i benefici ottenuti dalla Juventus

La risposta alla mancata costruzione dell’Under 23 è da ricondurre a costi considerati eccessivamente alti. Almeno questo era il pensiero di Tiago Pinto, ex general manager della Roma. Ghisolfi, soprattutto a Nizza, ha lavorato molto sul settore giovanile e chissà che non voglia proprio seguire il modello di Juventus, Atalanta e Milan. Il club rossonero, prossimamente, si iscriverà in Serie C al posto dell’Ancona e l’investimento complessivo per la realizzazione del progetto, compresi i costi operativi, è stimato intorno ai 12 milioni di euro.

Il primo club a costruire il ponte fra la Primavera e la Serie A, per far crescere al meglio i propri giovani, è stato la Juventus. La società bianconera, dal 2018, anno di fondazione dell’Under 23, ha fatto esordire in prima squadra 32 calciatori (19 Allegri, 7 Pirlo e 6 Sarri). Tra questi ci sono: Soulé (30 mln), Huijsen (25 mln), Hans Nicolussi Caviglia (3 mln), Dragusin (25mln), Fagioli (15 mln), Miretti (15 mln), Iling-Junior (20mln), Barrenechea (18 mln) e Yildiz (30mln). Risorse economiche (valore superiore a 180 milioni) e tecniche. Numeri che descrivono come gli investimenti iniziali, nel breve termine, possono portare benefici sul piano finanziario e calcistico.

L’ultimo esempio è rappresentato a Iling-Junior e Barrenechea inseriti nella trattiva per acquistare Douglas Luiz. Entrambi sarebbero stati valutati rispettivamente 20 e 18 milioni di euro (le cifre corrette saranno poi ufficializzate dalla società). Per la Juventus si tratterebbe di plusvalenze pari a 36,1 milioni sul bilancio 2023/24.

Promozioni e retrocessioni ecco il regolamento dell’Under 23

Il regolamento per le squadre Under 23 è chiaro: possono essere promosse in Serie B, ma non possono iscriversi in Serie D.

”La Seconda squadra potrà al termine del Campionato Serie C 2023/2024 essere promossa al Campionato di Serie B, ma non potrà mai partecipare al medesimo Campionato della prima squadra, né ad un Campionato superiore”. La Roma, quindi, se dovesse allestire l’Under 23, potenzialmente, potrebbe vedere giocare i propri giovani anche in Serie B.

Il regolamento è eloquente anche in merito a un’ipotetica retrocessione in Serie D.

”In caso di retrocessione della Seconda squadra al Campionato Nazionale di Serie D, la stessa non potrà iscriversi al Campionato Dilettantistico e potrà chiedere di essere ammessa al Campionato di Serie C 2024/2025 soltanto in caso di vacanza di organico nel medesimo Campionato, secondo le procedure che verranno all’uopo fissate”.

La nuova Roma e il progetto basato anche sui giovani

DDR De Rossi
Foto Farioli

Lina Souloukou, il 12 ottobre a margine dell’evento per la proclamazione dei 25 finalisti del Golden Boy 2023, parlò dell’importanza del settore giovanile giallorosso.

Quando sono arrivata a Roma ho subito capito che il settore giovanile è l’obiettivo della società. Per formare la prima squadra il punto di partenza è quello. Si vede: il club ha migliorato le strutture per i giovani, le aree per tutte le skill e il convitto. Tutto ciò ha permesso il debutto in prima squadra. Certo, il talento è la base ma il lavoro che c’è dietro è fondamentale. Cito ad esempio Zalewski, che ha vinto questo premio, e Bove, che è stabilmente in prima squadra. Ma anche le cessioni che hanno generato un ricavo importante per il club”.

Le parole di Lina Souloukou fecero riferimento anche al lavoro di Mourinho, che è stato prezioso per il club. Lo Special One, infatti, ha fatto esordire: Missori (2,5), Volpato (7,5), Felix (6), Tahirovic (7,5), Keramitsis, Faticanti, Pisilli, Majchrzak, Pagano, D’Alessio, Cherubini, Joao Costa, Mannini e ha valorizzato Bove e Zalewski.

De Rossi, in varie conferenza stampa, ha parlato del settore giovanile della Roma e della strada da seguire nel corso del suo triennio.

I giocatori non li puoi valorizzare portandoli subito in prima squadra. Calafiori non era sbocciato, non era quello di oggi, non aveva un’identità tattica, anche se io gli ho sempre detto che avrebbe fatto il difensore centrale. Idem Frattesi, c’è un percorso da fare. Il fatto che li abbiamo persi entrambi non mi va giù. Parole che rimandano indirettamente all’importanza di un ponte tra la Primavera e la Prima squadra rappresentato dall’Under 23.

Il tecnico giallorosso si è espresso anche su quello che dovrà essere il suo progetto, al momento triennale.

L’idea è quella di costruire qualcosa che si godrà qualche allenatore dopo, giocatori che tra qualche anno possono essere un asset per la società, un valore. Giocatori che magari a giugno saranno forti e tra tre anni saranno fortissimi, cercando di valorizzare i giocatori che già abbiamo perché abbiamo una rosa forte e cercando di essere attenti anche al discorso del nostro settore giovanile”.

L’8 luglio, giorno del raduno a Trigoria, dovrebbero aggregarsi anche alcuni calciatori della Primavera: João Costa (5 gol e 2 assist), Pagano (12 gol 9 assist) e Pisilli (10 gol 5 assist). La lista di giovani in rampa di lancio nelle rispettive categorie è lunghissima: Nardozi (14 gol, 1 assist con l’Under 18), Della Rocca (10 gol, 6 assist), Belmonte (18 gol, 10 assist con l’Under 17), Coletta (17 gol, 6 assist), Cama (2 gol, 4 assist) e Di Nunzio (2 gol, 3 assist) ne sono un esempio.

La Roma ha un vivaio prezioso che rappresenta un valore da custodire e, possibilmente tramite l’allestimento dell’Under 23, da valorizzare maggiormente per evitare, in alcuni casi (Calafiori e Frattesi), di perdere il controllo su talenti che esprimono progressivamente le proprie qualità.