La parabola di Soulé: erede con poca Joya
Rassegna stampa
Condividi l'articolo
Da colpo stellare a panchinaro.
Ecco la parabola discendente di Matias Soulé, nei primi 3 mesi in giallorosso. Come scrive il Corriere dello Sport, Roma-Torino sa di bocciatura da qualsiasi angolazione possibile: l’allenatore croato ha preferito dare fiducia inizialmente a Pisilli e Baldanzi, poi ha inserito sulla trequarti prima Pellegrini e di seguito addirittura Cristante. Insomma Soulé non è stato preso in considerazione. Ottobre è stato un mese orribile per l’argentino che dopo la prova incolore di Monza non è più sceso in campo, esclusi gli 11 minuti giocati nel finale di Roma-Inter. L’ex Frosinone sta soffrendo il salto dalla provincia all’Olimpico: è un dato di fatto. L’anno scorso era già a quota 5 gol.
Juric sembra avere un piano (almeno a parole) per rilanciarlo, ma visto il periodo della squadra giallorossa, è difficile che accada a stretto giro, cioè nella trasferta di Verona. Soulé sembra ancora promesso sposo della panchina. Le cose ovviamente possono cambiare. Ci vuole tempo, pazienza e un po’ di fortuna per non rivivere l’incubo Iturbe. Aspettare l’argentino conviene a tutti: finora solo sulla carte è l’erede di Dybala.