Ranieri: “A Londra un barlume di luce. Voglio una Roma aggressiva che gioca per vincere. Pellegrini? Staccata la spina, si resetta e tornerà”

Ranieri: “A Londra un barlume di luce. Voglio una Roma aggressiva che gioca per vincere. Pellegrini? Staccata la spina, si resetta e tornerà”

Interviste

Condividi l'articolo

CONFERENZA STAMPA – Le parole di Claudio Ranieri a due giorni da Roma-Atalanta:

Darete continuità al risveglio di Londra? Rivedremo la stessa tipologia di squadra contro l’Atalanta?
“Sicuramente, valgono entrambe le ipotesi (ride ndr).

L’Atalanta, ne ho già parlato di recente con Sacchi e Capello in meeting di fine anno scorso, è l’orgoglio del nostro calcio. Affronteremo la terza squadra che ha la stessa filosofia: attaccare sempre, andare sempre in verticale. Il Napoli con Conte è al quarto mese, il Tottenham sono due anni che lavora su quei principi. L’Atalanta è una macchina perfetta. Complimenti al presidente Percassi che nei primi anni parlava di salvezza e intanto scalava sempre di più la classifica, giocano per vincere sempre, è una squadra quasi perfetta. Noi abbiamo visto un barlume di luce, ho rivisto giocatori volere intensamente qualcosa di positivo. In questo momento noi dobbiamo rendere i nostri tifosi orgogliosi di quello che riusciamo a fare, non stiamo bene come vorrei perchè non è possibile in 10 giorni avere tutto e subito. Le note negative che c’erano state a Napoli, al di là degli errori che si commettono, sono stati in parte superati, avevo chiesto loro di rispondere colpo su colpo. Col Tottenham abbiamo visto errori sulle preventive, ma abbiamo tirato in porta spesso, c’hanno annullato tre gol. Poi possiamo vincere o perdere, ma dobbiamo avere questa visione. L’Atalanta dal 24 settembre, ultima sconfitta col Como, ha fatto 10 vinte e 2 pari, facendo 35 gol. Ragazzi è una macchina da guerra. E’ prima per gol fatti e occasioni da gol, terza per verticalizzazioni, seconda per cross e prima per recuperi palla. Ti mangia. Ecco, io non voglio che la Roma sia mangiata dall’Atalanta. Voglio vedere una grande partita, li stimolerò a fare questa prestazione davanti ai nostri tifosi che nell’ultima casalinga sono andati via prima, vorrei che restassero fino alla fine soddisfatti di aver visto una squadra che ha dato tutto. Al di là dei sistemi di gioco, non contano niente, è tutto mobile”

Dopo la gara di Londra i tifosi si sono rivisti nella Roma che ha lottato fino alla fine. Quanto è importante che loro risentano questa identità?
“E’ importantissimo, i giocatori sanno che siamo noi a dover far innamorare di nuovo i nostri tifosi. Loro capiscono quando tu dai il massimo o non lo dai”

Saelemaekers recuperato, giocatore chiave perchè può giocare in più ruoli. Qual è la sua posizione perfetta?
“Noi allenatori andiamo sempre alla ricerca di giocatori che sappiano interpretare più situazioni. Lui ama molto giocare alto sul centro-sinistra, ma mi ha detto che sa farlo anche a destra. Lo vedo proiettato in avanti ma tutti devono aiutare la squadra. A Dovbyk ho chiesto di non tornare troppo indietro ma ha fatto un recupero strepitoso all’80’ che mi ha fatto tanto piacere. Alexis sta bene, non ha ancora i 90 minuti, ma si è vista la sua qualità il suo piglio in quel passaggio finale. Stiamo tornando quelli che conosciamo”

Chiedo al Ranieri futuro dirigente: è un modello Atalanta quello che vuole seguire la Roma nei prossimi anni, partendo dalla base di quest’anno?
“L’ultima domanda che fai è paracula, fino al modello Atalanta mi è piaciuto. Noi ci rapportiamo sempre alla nostra visione, adesso tutti i tennisti devono essere Sinner, l’Atalanta è un modello di vertice, che va preso come modello perchè no, ma ognuno ha le sue qualità, caratteristiche, necessità. Hanno saputo lavorare, costruire giorno per giorno, dalla base, Gasperini stesso all’inizio andò male, poi è sbocciato, ha creato gioco, giocatori che poi non hanno reso quando sono andati via da lì, bisogna levarsi il cappello e fare complimenti a tutta la società, dal padre Percassi, al figlio che è stato mio giocatore nel Chelsea”

C’è una base per costruire questo progetto?
“Sicuramente abbiamo dei giocatori di valore, cercheremo di riportarli alla loro bellezza, poi sarà il prossimo allenatore a decidere su chi puntare. Roma non è stata fatta in una giornata, noi siamo romani allora dateci un po’ di tempo”

Siete così diversi come allenatori con Gasperini? Meritavate di vincere di più?
“Io ho fatto il mio, sono super contento, ognuno sa in che momento storico è arrivato nelle squadre in cui ho allenato, ho sempre fatto il massimo. Ci sono tanti allenatori che tentano di emulare Gasperini, io appartengo alla categoria degli allenatori che cerca di valorizzare i giocatori, non ho un sistema definito. A qualcuno a volte chiedo un extra lavoro perchè c’è necessità che giochi in un posto leggermente diverso”

Dybala e Pellegrini? 
“Dybala lo valuto allenamento dopo allenamento. Il ragazzo può cadere in alcune problematiche, devo essere pronto a comprenderle. L’ho fatto uscire a Londra perchè avevo bisogno di un giocatore che mi pressasse e lo chiudesse lì nella sua area di rigore. Non ho problemi a dire che quando si è acceso ha fatto assist meravigliosi come quello per El Shaarawy, il tiro in diagonale con gran parata di Forster. Soulè non ha fatto quelle cose splendide che sa fare Dybala in questo momento, ma mi ha dato tanta corsa, tanta pressione. Pellegrini? Gli ho detto stai correndo come un pazzo, senti il peso di questa situazione, voglio che tu ti diverta, adesso stacchiamo la corrente, ti resetti, e poi tornerai ai tuoi livelli. Quanto tempo? Dipende quando riuscirà ad uscire da questa situazione, negli allenamenti sta migliorando, già è tornato a segnare tanto in allenamento, sta cominciando quel percorso di ricrescita. E’ un ragazzo molto sensibile, molto introverso, soffre più di tutti per questa situazione. Ho letto che le colpe della cacciata di De Rossi sono le sue, non è vero per niente. Nè Mancini, Nè Cristante o Pellegrini hanno mandato via Daniele, anzi. Hanno fatto i pazzi per farlo restare, la gente deve sapere la verità. Ho avuto due fenomeni a far gol da centrocampista nella mia carriera: Lampard e Pellegrini. Lo critichiamo tanto, ma quanti gol fa questo ragazzo da centrocampista”.

Dovbyk come sta? 1 gol nelle ultime 8, c’è un problema fisico o di collettivo?
“Ha avuto quei piccoli problemi al ginocchio, ma ora non lo avverte più, è un buon segno. Sappiamo come va servito questo ragazzo e non lo stiamo aiutando. Lui è il nostro bomber, ho parlato alla squadra, ho fatto vedere video per servirlo meglio, va aiutato di più, altrimenti inutile avere un giocatore così”

Meno passaggi indietro, tante verticalizzazioni. Ha lavorato su questo aspetto?
“Io sono tifoso del calcio, al di là della Roma, amo quando le squadre provano a fare gol, attaccano. In questi 4-5 mesi, ho visto una marea di partite con palla dietro, palla dietro, palla al portiere, mi addormentavo. Da bambino giocavo a palla canestro, ogni 30 secondi dovevi far canestro. A Londra è stata una partita piena di azioni, la gente penso si sia divertita, potevamo vincere o perdere. Voglio che la gente venga a vederci dicendo ‘oh finalmente proviamo a vincere’. In Spagna nel 97′ al primo allenamento ho fermato tutto e ho esclamato ‘la porta sta dall’altra parte’. Andiamo dritti di là, ho lavorato tanto su questo aspetto, con Cuper il Valencia dopo che sono andato via con i bimbi che ho cresciuto, sono arrivati due volte in finale di Champions”.