Pellegrini, crisi senza fine: a giugno probabile l’addio
Calciomercato
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Lorenzo Pellegrini ha perso se stesso, il suo essere calciatore in grado di poter decidere – spesso – le partite con giocate di qualità.
Nel 2024, si escludono un paio di mesi – da febbraio ad aprile – dove la cura De Rossi sembrava averlo rivitalazzato, nelle ultime due stagioni sono troppe le partite in cui il capitano giallorosso è apparso spaesato, quasi dannoso.
Ieri sera Ranieri, come Juric prima di lui, ha provato a ridare fiducia al numero 7 giallorosso, chiedendogli un lavoro di schermatura su Lobotka, ma schierandolo più in zona centrale a ridosso di Dovbyk e dirottando Pisilli sulla fascia, quindi al lavoro di vera fatica.
Impalpabile, spesso fuori asse rispetto alla posizione dei compagni, appena 13 palloni toccati e tanta fatica anche a stopparli. Oltre a questo una conclusione strampalata sopra la traversa ad inizio match.
Sostituito al 45′ con Baldanzi, che ha avuto una grande occasione (sprecata malamente) per trovare il pari, Pellegrini ha il contratto in scadenza tra un anno e mezzo – giugno 2026 – e la sensazione è che sia più probabile un suo addio che una sua permanenza. Anche perchè la società giallorossa, non ha nessuna intenzione in questo momento storico di affrontare il tema rinnovi, con nessuno, tantomeno con Pellegrini che da troppo tempo manifesta difficoltà fisiche e di rendimento evidenti.
Due soli assist in 15 apparizioni stagionali, Pellegrini non aveva mai iniziato così male una stagione con la Roma da quando è diventato titolare con Di Francesco nel 2019.