Roma, 11 gare in 38 giorni: Ranieri ha bisogno di rinforzi
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Campionato, Coppa Italia, le ultime due sfide di Europa League e le potenziali ulteriori due dei play-off.
Dalla gara di venerdì contro il Genoa infatti i giallorossi di fatto giocheranno ogni 3.5 giorni di media un match ufficiale fino a fine febbraio.
Saranno quindi circa quaranta giorni di fuoco, nel corso dei quali Ranieri dovrà parallelamente alla risalita in campionato, provare a regalare emozioni ai tifosi giallorossi che confidano tanto nei due percorsi nelle coppe.
In Coppa Italia sarà gara secca – il prossimo 5 febbraio a San Siro – contro il Milan. In Europa è tutto da scrivere perchè se la Roma dovesse vincere entrambe le sfide contro AZ e Eintracht, potrebbe evitare a sorpresa i play-off e volare direttamente agli ottavi di finale.
Urge quindi intervenire sul mercato. Ranieri è stato chiaro anche nel weekend: “Non compreremo tanto per spendere, ma cerchiamo giocatori da Roma”. Servono almeno tre pedine: un vice-Dovbyk (con tre opzioni sul tavolo di Ghisolfi), un esterno destro e poi c’è la pedina Frattesi che potrebbe spostare gli equilibri da centrocampo in su.
Ma il mister giallorosso dimostra, al di là delle dichiarazioni, di non fidarsi al 100% di tutti i ragazzi che ultimamente hanno assistito quasi integralmente dalla panchina alle gare ufficiali del club giallorosso. Le Fèe è già partito, Hermoso ha giocato solo in Coppa Italia, lasciando poi spazio al trio Mancini-Hummels-Ndicka che non potrà giocarle tutte.
Sugli esterni Angelino non ha mai rifiatato salvo in un paio di occasioni tra Braga e Samp. Quando si alzerà il livello delle partite, lo spagnolo le giocherà tutte. Poco spazio per Baldanzi e Saud, qualche comparsata nel finale per Shomurodov e Zalewski che comunque dovrebbero partire, zero chance ultimamente per Soulè che è un altro tema caldo visti i 25 milioni investiti in estate. Le opzioni maggiormente usate da Ranieri sono state El Shaarawy, Pisilli e Pellegrini che a parte le ultime due è partito quasi sempre dalla panchina.
Poco per poter competere su tutti i fronti, ecco perchè le mosse di Ghisolfi saranno fondamentali per ridare equilibrio ad una rosa costruita oggettivamente male, che ha attraversato tre gestioni tecniche diverse in quattro mesi e che era partita per giocare 4-3-3 per virare sul 3-4-2-1.