Roma, 5 gol dalla panchina ma solo Pisilli decisivo: Ranieri cerca la scossa
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A Bologna non è stato diverso da altre circostanze. Claudio Ranieri, che ha forse ritardato di qualche minuto i cambi, arrivati in prima battuta al 77′ – ben dieci giri di lancetta dopo la rete del 2-1 su rigore di Ferguson – non ha trovato reti o giocate decisive dalla panchina.
Nonostante il tecnico abbia elogiato lo spirito combattivo con cui sono entrati in campo i vari Pisilli, Baldanzi, Celik, El Shaarawy e Zalewski, nelle ultime settimane si è creato un evidente ‘solco‘ tra i titolari e riserve. Il che di per sè non è sbagliato, perchè nella Roma serviva dapprima porre delle basi solide e rintracciare un undici di valore in grado di prendersi le principali responsabilità della risalita in campionato.
Prima la Roma A, adesso serve quella B
Ranieri ha scelto sulla base del 3-4-2-1 di dare fiducia ai soliti tre difensori, capitanati e guidati da Hummels, in mezzo al campo al duo Paredes-Konè, all’insostituibile Angelino a sinistra, con Saelemaekers a destra (4 gol in 9 partite) e alla coppia Dybala-Dovbyk, la cui intesa appare crescere di partita in partita.
Varia solo un uomo mediamente: il secondo trequartista/mezzala offensiva a seconda delle caratteristiche con El Shaarawy prima, Pisilli poi e in ultimo Pellegrini che si sono alternati da titolari.
Questi sono i 14 di Ranieri, ma gli altri? Tra giocatori tagliati (Le Fèe) altri ritenuti forse ancora troppo acerbi (Soulè) e limiti dei singoli – Shomurodov non è un vero nove, Zalewski è a scadenza, Saud nonostante qualche squillo prima di Natale non è stato più impiegato, tanto per fare degli esempi, la Roma fa fatica a trovare la scossa dalla panchina. Hermoso quando ha giocato ha sempre mostrato evidenti difficoltà, El Shaarawy quando subentra quest’anno non ha praticamente mai inciso. Gli unici che danno l’idea di riuscire a dare una scossa sono Pisilli e Baldanzi. In generale, decisamente un po’ poco.
Il dato è riscontrabile anche nelle statistiche: da inizio campionato la Roma ha realizzato solo 5 gol attraverso i giocatori subentrati dalla panchina: 2 Pisilli, 1 Shomurodov, 1 Konè, 1 Baldanzi.
Di questi 5 gol solo 1 è stato decisivo: quello siglato da Pisilli contro il Venezia, valso 2 punti in più.
In Serie A, Lazio (9) e Atalanta (8) sono primatiste, segue poi l’Hellas Verona (con 6 e uno decisivo proprio contro la Roma), poi Parma, Bologna, Torino, Fiorentina come i giallorossi. Se si spalma il dato anche sulle coppe, a parte la rete di Shomurodov sostanzialmente inutile contro la Samp in Coppa Italia, contro Elfsborg, Athletic Bilbao, Dynamo Kiev, USG, Tottenham e Braga solo Hermoso contro i portoghesi, subentrato nel finale, è andato a segno. 1 rete in 6 gare.
Statistiche che descrivono le evidenti difficoltà della panchina giallorossa in termini di valori, ulteriore dettaglio che non può essere sfuggito a Ghisolfi e Ranieri.