Ranieri vs Juric, da Celik a Hummels: ecco come sono cambiate le gerarchie
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FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – Dall’inferno al purgatorio: ora l’obiettivo è il paradiso.
Il 14 novembre il club ha comunicato l’arrivo di Claudio Ranieri. Il tecnico di Testaccio sta cercando di far uscire la squadra dalle fiamme dell’inferno sportivo che l’hanno fortemente ustionata: 4 vittorie, un pareggio, 3 sconfitte in 8 match, corredati da 18 gol fatti e 9 reti subite. Rendimento crescente (1,63 media punti) rispetto al disastro dell’epoca Juric (1,25).
Ranieri vs Juric, ecco alcune differenze nella gestione e nelle scelte: da Celik alla coppia Hummels-Paredes
Ranieri e Juric due opposti che si sono fatti attrarre dallo stesso modulo (3-4-2-1). La Roma, malgrado lo stesso assetto tattico, ha cambiato completamente il modo di esprimersi in campo: è più veloce, brillante, verticale ma soprattutto ora ha un’anima e un’identità. Concetti sconosciuti fino a qualche settimana fa.
Se il modulo è il medesimo, i calciatori e di conseguenza l’interpretazione è agli antipodi. Le dichiarazioni dei due allenatori sono lontane anni luce: ‘‘Hummels? Fuori per scelta tecnica, lo vedo nella posizione di Ndicka e in questo momento la difesa sta rendendo molto bene. Evan si sta mettendo in mostra, questo tipo di gioco è l’ideale per lui”. Parola di Juric.
Ecco la risposta indiretta di Ranieri: ”Ndicka si trova più a suo agio sul centro sinistra. Ho visto che in quella posizione mi crea una superiorità numerica importante, mi porta palla, sa mettere la palla. Per cui l’ho voluto rimettere lì e non bloccarlo centralmente. Hummels? Un monumento, è imprescindibile”.
Con Juric, il campione del mondo tedesco ha disputato appena 22 minuti su 1080 (2,2%) mentre alla guida di Sir Claudio 454 ovvero il 63%. Concetti e numeri identici quelli legati a Leandro Paredes. Il centrocampista argentino è tornato al centro della Roma: ”È imprescindibile, è un monumento per me”. Ranieri ha aggiunto, dopo la vittoria contro il Parma: ‘‘Abbiamo due giocatori che guidano la squadra in campo, Hummels e Paredes. I ragazzi giocano con un’altra sicurezza quando ci sono loro due nella spina dorsale del campo”.
L’argentino con Juric ha racimolato appena 163 minuti su 1080 (15%) mentre ora con Sir Claudio 431, cioè il 59,8%. Un calciatore inamovibile alla guida del tecnico croato era Celik, il più utilizzato escluso Svilar. Il terzino turco è passato dal giocare il 95% dei minuti a disposizione al 58%, numeri che andranno a calare dato il rendimento di Saelemaekers. Il belga era indisponibile quando l’ex allenatore del Torino sedeva sulla panchina giallorossa mentre con Ranieri sta diventando protagonista.
Le gerarchie sono cambiate anche per Pellegrini (61,3%) e Cristante (66,9%) che progressivamente da imprescindibili con Juric sono diventati marginali nella Roma di Sir Claudio. Per il capitano giallorosso (23,3%) si tratta di una scelta tecnica e psicologica mentre il numero 4 (23,8%), dal match contro l’Atalanta in cui è stato costretto a uscire al 82esimo, è out per un infortunio alla caviglia
Anche il minutaggio di Paulo Dybala è cambiato notevolmente. L’argentino durante l’epoca Juric ha accusato più problemi fisici del solito e ha giocato appena il 39,4% dei minuti a disposizione. Ranieri è stato sempre chiaro sulla Joya: ”Io lo farei giocare 90 minuti tutte le partite”. La condizione fisica dell’argentino è migliorata e Sir Claudio, quando possibile, gli ha affidato le chiavi dell’attacco: il minutaggio è cresciuto notevolmente (59,86%) come le prestazioni della squadra. Un caso? Probabilmente no.
Le gerarchie sono cambiate anche per Koné, che è sempre più centrale (da 72,2% a 87,5%), e Zalewski, ormai ai margini della Roma (da 41,5% a 28,6%). Scelte diverse, formazione rivoluzionata. Ranieri e Juric due allenatori agli antipodi. Sir Claudio ha l’obiettivo di far avvicinare i giallorossi al paradiso calcistico, dopo che si sono avvicinati eccessivamente alle fiamme dell’inferno.