
Europa League, ecco lo Slavia Praga di Trpisovsky: cultura europa, difesa d’acciaio e brutti ricordi
Approfondimenti
Condividi l'articolo
FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – La Roma domani alle 21 ospiterà allo stadio Olimpico lo Slavia Praga di Jindrich Trpisovsky. Le due squadre probabilmente si contenderanno il primato nel girone G e gli scontri diretti potrebbero fare la differenza.
Slavia Praga: storia, numeri e curiosità

Lo Slavia Praga venne fondato nel 1892 da alcuni studenti di medicina che intendevano promuovere lo sport. La sezione calcistica nacque nel 1896 e il 25 marzo dello stesso anno, i cechi disputarono la loro prima gara ufficiale vincendo 5-0 contro l’AC Praga. Lo Slavia è il secondo club locale più titolato alle spalle dei rivali dello Sparta Praga. I cechi in bacheca possono vantare 21 campionati a cui si aggiungono 11 coppe nazionali, una Mitropa Cup e 7 Coppe Intertoto, sebbene questa competizione estiva che qualificava alla Coppa Uefa, non abbia mai effettivamente assegnato trofei.
Lo Slavia Praga ha alternato periodi vincenti a momenti di crisi che hanno raggiunto il culmine nelle retrocessioni del 1960-61 e del 1963-64. Tra il 1965 e il 1973, i risultati furono mediocri: 5°, 8°, 11°, 13°, 12°, 7° e 14° posto. Nel 1995-96, i cechi tornarono a vincere il campionato dopo 51 anni. Successivamente il club fu attanagliato da problemi economici per alcuni anni, finché, non riuscì a qualificarsi per la prima volta alla fase a gironi della Champions League nel corso della stagione 2007-2008.
Nell’autunno 2010, il club piombò in una crisi economica, con un debito di 112 milioni di corone ceche nei confronti della precedente proprietà, la ENIC Sports Ltd. Nel settembre 2015, la società fu rilevata da CEFC China Energy Company. Nel 2017-18, sulla panchina dello Slavia Praga arrivò Jindrich Trpisovsky e la musica per i tifosi cechi diventa soave. Il club, da quella stagione, ha vinto 3 scudetti e 4 coppe di lega.
In campo internazionale, il miglior risultato è stato raggiunto nella stagione 1995-1996: semifinale di Coppa Uefa. In quell’annata lo Slavia eliminò la Roma ai quarti. La vittoria più larga in una competizione UEFA del club ceco è lo schiacciante 6-0 contro lo Sheriff Tiraspol nell’ultima gara disputata in Europa League. La peggior sconfitta, invece, risale alla stagione 2007-2008 contro l’Arsenal: sonoro 7-0 all’Emirates Stadium.
Lo Slavia Praga di Jindrich Trpisovsky: cultura europea e difesa d’acciaio

Jindrich Trpisovsky è alla guida dello Slavia Praga dalla stagione 2017-2018. Il tecnico ceco vanta 295 gare sulla panchina biancorossa corredate da 195 vittorie, 56 pareggi e 44 sconfitte (643 gol fatti e 238 gol subiti). L’ex allenatore dello Slovan Liberec ha riportato il club ad alti livelli: 3 campionati vinti e 4 coppe di lega alzate al cielo. Trpisovsky, tra alti e bassi, ha dato anche una certa cultura europea alla formazione ceca. Il tecnico vanta 90 gare internazionali sulla panchina dei biancorossi: 40 vittorie, 20 pareggi e 30 sconfitte. Dal 2017-2018, lo Slavia Praga ha partecipato a tutte le competizioni organizzate dalla UEFA.
Nell’anno d’esordio del tecnico ceco, lo Slavia arrivò terzo nel girone di Europa League, nel 2018-19 arrivò ai quarti, dopo aver eliminato il Siviglia agli ottavi, mentre la stagione successiva, disputò i gironi di Champions League. Nel 2020-21 la formazione biancorossa arrivò nuovamente ai quarti di finale di Europa League. Nelle due stagioni successive lo Slavia ha fatto il suo esordio in Conference League: quarti di finale e 3° posto nel girone G alle spalle di Sivasspor e Cluj. Al momento il club è 41esimo nel Ranking UEFA.
In questa stagione lo Slavia Praga ha disputato 19 gare complessive e solo in un’occasione non ha gonfiato la rete avversaria (0-0 contro il Teplice). La formazione ceca ha incassato 10 reti e ha mantenuto la porta inviolata in 11 partite (57,9%). Nell’edizione corrente dell’Europa League, la squadra biancorossa ha subito appena 4 tiri nello specchio e solo il Qarabag ne ha concessi meno finora (3).
Nella Fortuna Liga, iniziata il 22 luglio, lo Slavia ha la miglior difesa del campionato con solo 7 gol subiti in 12 gare. Malgrado ciò, i cechi al momento sono secondi (30) in classifica a 2 lunghezze dai rivali dello Sparta (32).
La formazione di Trpisovsky ha perso solo una gara in questo inizio di stagione: 2-1 in casa dello Zorya. Sconfitta ininfluente, poiché, i cechi avevano vinto 2-0 il match di andata valido per la qualificazione all’attuale Europa League.
Lo Slavia Praga in 13 occasioni su 19 è sceso in campo con la difesa a 3. Trpisovsky predilige il 4-2-3-1 ma in questa stagione ha cambiato pelle alla squadra. Il calciatore più pericoloso è Vaclav Jurecka che la scorsa stagione è stato il capocannoniere dei cechi con 26 gol realizzati in 35 partite. Quest’anno il classe 94′ ha gonfiato la rete avversaria 5 volte in 17 apparizioni. Altri calciatori da attenzionare sono il centravanti Mojmir Chytil (6 gol e assist in 16 gare), l’ala sinistra Ivan Schranz (4 gol 1 assist in 14 partite) e Matej Jurasek (esterno destro classe 2003).
Roma-Slavia Praga: la maledetta notte dell’Olimpico della stagione 1995-1996

Roma e Slavia Praga fanno registrare 4 precedenti: 2 vittorie, un pareggio e una sconfitta per i giallorossi. La gara che ha segnato una generazione risale alla stagione 1995-1996. La formazione allenata da Mazzone dopo aver perso 2-0 in casa dei cechi, il 19 marzo 1996 ospitò lo Slavia in uno stadio Olimpico tutto esaurito. Il clima era infuocato soprattutto dopo il terzo gol firmato da Moriero. ”La parte peggiore è stata dopo il 3-0 perché c’era così tanto casino che non riuscivamo a parlare nemmeno tra di noi” ha dichiarato al Corriere dello Sport Vavra, l’autore del gol che gelò la tifoseria giallorossa.
Dopo 99 minuti la Roma ribalta il risultato dell’andata (3-0 Moriero, Giannini, Moriero) e sogna ad occhi aperti la semifinale di Coppa Uefa. L’euforia dura appena 6 minuti quando Vavra supera Cervone al 114′. Lacrime e delusione. Una serata da romanisti che ha marchiato un’intera generazione, la stessa che dopo 27 anni pretende una vendetta calcistica.