De Rossi, occhi anche sulla Primavera: ecco i giovani che può lanciare

De Rossi, occhi anche sulla Primavera: ecco i giovani che può lanciare

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Mercato, rilancio e giovani da costruire.

La Roma continuerà la sua politica di valorizzazione del settore giovanile con una spinta propulsiva in più. Perchè se è vero che Mourinho nei due anni e mezzo di lavoro nella capitale ne ha fatti esordire tanti e alcuni hanno portato anche capitali utili alla società (su tutti Tahirovic, Felix, Missori e Volpato), è altrettanto vero che su Calafiori soprattutto ma indirettamente anche su Frattesi le valutazioni di mercato fatte sono risultate errate.

Storie nettamente diverse: l’attuale centrocampista dell’Inter poteva tornare già 4 anni fa e 3 anni fa con una clausola di recompra accessibile ma lì l’errore lo fece il vecchio management. Poi Pinto lo voleva fortemente riportare a casa due estati fa, ma non si trovò la quadra col Sassuolo che chiedeva nell’affare tra gli altri anche Bove.

Riccardo Calafiori non è stato giudicato idoneo. La verità è molto più superficiale: nella Roma in parecchi, a cominciare dall’allenatore, non credevano che si sarebbe ripreso al 100% dopo i due gravi incidenti alle ginocchia. Spesso era fuori per infortunio muscolare, qualche dolore di troppo lo aveva anche quando giocava. Le potenzialità erano evidenti, ma le certezze agli occhi di chi lo ha valutato no. Errore enorme? Sì, a vederlo oggi varrà oltre 30 milioni sul mercato, ma il Calafiori di oggi è fisicamente e tatticamente molto più evoluto di quello che ha lasciato Roma.

13.2.2022 Sassuolo vs Roma (Serie A) Sport; Calcio; Nella foto: Frattesi (Foto Gino Mancini)

De Rossi domenica in conferenza stampa ha espresso un pensiero condivisibile che probabilmente cela anche una piccola critica a chi ha gestito l’area sportiva della Roma nel recente passato. Fidarsi di più del parere di gente come Bruno Conti, Alberto De Rossi e di chi ha cresciuto questi ragazzi portandoli dagli esordienti spesso alla soglia della prima squadra potrebbe essere un valore aggiunto. E DDR, figlio di Alberto, sicuramente qualche consiglio lo ascolterà.

Chi potrebbe essere il nuovo Frattesi o il nuovo Calafiori? Sicuramente Joao Costa. Ala destra, classe 2005, brasiliano ma con passaporto anche portoghese, è nel giro delle nazionali giovanili carioca. Rapidissimo nello stretto, ama giocare a destra e rientrare sul mancino. Ha le caratteristiche perfette per essere un’ala di un 4-3-3 o di un 4-2-3-1. Sicuramente De Rossi, che lo ha avuto in rosa e in allenamento da gennaio ad oggi, lo porterà in ritiro e al 99.9% sarà uno dei giovani del vivaio che comporranno la rosa del prossimo anno.

Il secondo slot dovrebbe essere di Pisilli. Classe 2004, Mezzala, centrocampista, tuttocampista. La gamba c’è, il fisico però va rodato soprattutto sull’aspetto muscolare, sull’esplosività. Mourinho lo ha fatto esordire e il ragazzo è andato a segno in Europa League. Ha vinto con la nazionale Under19, ora è il momento di capire cosa fare da grandi. A 19 anni in altri campionati si è già titolari da due anni. De Rossi lo citò nella sua prima conferenza stampa, salvo poi rendersi conto che forse non era ancora prontissimo. L’estate porterà consiglio, ma Pisilli ha tutto per essere un nuovo Frattesi e la Roma non può permettersi di perderlo.

Come Mattia Mannini, due anni più giovane. E’ un esterno classe 2006 che ricorda per velocità il primo Florenzi. Fisico non aitante, ma una rapidità e una qualità nello stretto egregie. Così come la duttilità. Da ala destra o sinistra, mister Guidi lo sta impiegando anche da terzino fluidificante. Esperimenti da campionato Primavera, il calcio vero è un altro, ma c’è materiale importante su cui lavorare, con un pizzico di pazienza in più.

E’ invece un 2004 e di grande qualità Oliveras. Terzino mancino, spagnolo, che ha avuto un grave incidente un anno e mezzo fa che forse ne ha frenato l’esplosione definitiva. La più grande qualità è la conduzione del pallone. Elegante, diretta, senza fronzoli. Partecipa attivamente alla manovra offensiva, può modellarsi a livello fisico, ma ha 19 anni come Pisilli e in ritiro estivo probabilmente ci sarà per poi capire se puntarci su oppure no.

Scartati quasi certamente Golic e Keramitsis che finiranno sul mercato, così come Cherubini che doveva andare via a gennaio e che la Roma rischia di perdere a zero, un altro giovane che ha avuto uno strato excursus è Riccardo Pagano. Esordio con Mourinho, tutto il ritiro estivo con la prima squadra, diverse apparizioni nelle prime sfide di questa stagione poi è gradualmente e stranamente regredito. Sempre meno convocato con i grandi, è tornato a giocare con regolarità in Primavera. La sensazione è che con lui la Roma possa monetizzare, senza grossi rimpianti.

Una futura stella infine può essere Renato Marin. Portiere classe 2006, ha disputato un grandissimo campionato che si concluderà con le finali Scudetto per i giallorossi di Guidi a caccia di un successo tricolore che manca da diverse stagioni. Marin è brasiliano d’origine come Joao Costa, ma ha anche il passaporto italiano e ha già disputato 4 presenze con la maglia della nazionale under 19 azzurra. Chi si occupa di giovani lo considera uno dei migliori talenti del nostro calcio. La Roma però ora ha trovato Svilar e quindi Marin probabilmente disputerà un altro anno in Primavera poi ogni decisione sarà presa tra un anno.