
Cristante, Gasp torna al passato per fare passi in avanti: incursioni e inserimenti per svoltare il match con il Parma
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La Roma, dopo 3 sconfitte consecutive, torna alla vittoria di fronte ai propri tifosi allo stadio Olimpico.
Il numero 4 giallorosso all’Atalanta nel 2017-18 segnò 12 gol alla guida di Gasperini: incursioni, inserimenti e tiri dalla distanza, un repertorio completo. Con la Dea, complessivamente, ha superato il portiere avversario in 15 occasioni e 7 volte lo ha fatto con dei colpi di testa, un fondamentale che contraddistingue il classe 95′.
Il generale di Grugliasco è soddisfatto delle risposte date in campo da Cristante, dopo tante stagioni in cui ha calpestato zolle del campo diverse, orbitando in zone più arretrate: ”La squadra sta crescendo e sta avendo più soluzioni anche in attacco: si può giocare con Cristante, con una terza punta… È sicuramente un bel momento. Bryan è tornato indietro, è felicissimo! Gli piace, è un giocatore evoluto, sa giocare ovunque. Per lui, dopo aver giocato anche in difesa, ritornare a 7/8 anni fa è bello. A volte dover cambiare, anche nel lavoro, può aiutare a dare qualcosa in più”.
Gasperini è tornato indietro nel tempo, sia al Mapei Stadium contro il Sassuolo che nella ripresa con il Parma, schierando due attaccanti e un centrocampo a tre con Cristante sulla trequarti che ha avuto la mansione di inserirsi. Risultati soddisfacenti con una Roma più efficace: 3 gol su cui 2 (Dybala, Dovbyk) c’è lo zampino del numero 4 giallorosso. Nella gara di ieri, il classe 95′ ha recuperato 4 palloni, è stato il secondo calciatore della squadra capitolina per passaggi fondamentali serviti (3) e per quelli completati nell’ultimo terzo di campo (8).
La differenza tra il primo e il secondo tempo di Cristante è riassunta in due dati: 15 tocchi e interventi nella metà campo avversaria durante i 45 minuti iniziali (50%) e 33 nella ripresa (80%). Da mediano in una linea a 2, Bryan è passato a essere l’incursore di un centrocampo a 3 con risultati che a Gasp ricordano i bei tempi di Bergamo. A volte guardarsi indietro e capire cosa ha funzionato in passato può servire per fare passi in avanti.



