Esclusiva RS- Rosi: ”Gasperini potrebbe essere un Capello 2.0 e far vincere la Roma. Dovbyk? Non adatto al suo gioco”

Esclusiva RS- Rosi: ”Gasperini potrebbe essere un Capello 2.0 e far vincere la Roma. Dovbyk? Non adatto al suo gioco”

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Aleandro Rosi, ex terzino della Roma che ha maturato 98 presenze con la maglia giallorossa, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Retesport.

Di seguito le sue parole, memore dell’esperienza avuta con Gasperini a Genoa nel 2014-15.

Ti ha sorpreso questo avvio di stagione della Roma? Fino a un certo punto perché è un animale da campo. La mentalità di Gasperini me l’aspettavo.

Riconosci in questa Roma dei principi gasperiniani? Ancora no, la sua forza ora è proprio questa: si sta calando in una squadra che non voleva. Il fatto che si stia adattando lo sta facendo diventare uno dei migliori in Italia e in campo internazionale. Ora in attacco sta avendo dei problemi, la Roma non è bella ma è efficace perché c’è una mentalità da top.

Credi che la Roma possa rimanere nelle zone alte della classifica ed essere la cosiddetta outsider? Lo spero. Mi auguro che la società possa accontentarlo sul mercato e possa ascoltare le sua indicazioni. La Roma così potrà lottare per le zone alte senza precludersi nulla. La squadra non molla niente e non lascia niente al caso, mi sta piacendo.

Wesley o Rensch sulla fascia? L’olandese è più lineare mentre il brasiliano ha più spunto ed è più veloce con maggiore tecnica. Si possono alternare benissimo non vedo un titolare. A Wesley va dato tempo perché viene da un calcio diverso.

Hai vinto una Coppa Italia e una Supercoppa con la Roma: Gasperini è l’allenatore giusto per tornare ad alzare dei trofei? Non si poteva prendere allenatore migliore, per cui, credo di sì. Non so quando potrebbe essere un Capello 2.0, la mentalità è quella è un sergente di ferro. Gasperini con il sui lavoro, ora, può colmare il gap rispetto alle altre squadre che hanno l’obiettivo di occupare le prime posizioni in classifica.

Pellegrini? Gasperini è l’allenatore giusto per rilanciarlo. Lui o ti affossa o ti rilancia, questo è il suo modo di lavorare.

Dovbyk? A me non piace perché è un po’ macchinoso ed è fuori dagli schemi. Non è l’attaccante adatto a Gasperini che che vuole un giocatore più dinamico che dialoga meglio con i compagni. Ad oggi però questo è il materiale umano che ha a disposizione.

Emozione più grande che hai vissuto con la maglia della Roma? Ogni minuto con la maglia giallorossa è stata un’emozione enorme perché sono cresciuto nei quartieri della città. Nello specifico: il derby e la partita vinta 2-1 con il Manchester United.