
Aouar, altro passaggio a vuoto: a giugno può partire
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Il gol di Firenze sembrava il momento della svolta e invece Aouar ha nuovamente tradito le attese, soprattutto di De Rossi che ieri si aspettava dall’algerino una prestazione di livello.

La realtà è che l’ex Lione, a parte rare eccezioni e lampi di qualità, nelle 23 presenze stagionali, non ha mai dato la sensazione di poter trovare continuità di rendimento e rendere come accaduto in Francia. Al netto delle rassicurazioni del suo preparato atletico in Nazionale – Rongoni – che in una recente intervista al Corriere dello Sport aveva dichiarato di aver rivisto l’Aouar di Lione, il centrocampista sta effettivamente bene fisicamente da diverse settimane ma fatica comunque a scalare le gerarchie di De Rossi. Ogni volta che viene schierato sembra andare in difficoltà sul piano del ritmo e della voglia di combattere. A Lecce l’errore gravissimo a tu per tu con Falcone, ieri un’altra prova incolore.
Ingaggiato a giugno a costo zero con l’idea di poter essere l’alter ego di Pellegrini, Houssem Aouar ieri ha nuovamente steccato a Udine. Compassato, timido, quasi sempre con la postura del corpo sbagliata, non è mai riuscito a rendersi pericoloso, al contrario di Baldanzi che infatti DDR aveva tenuto in campo con Dybala prima del malore accusato da Ndicka.
E’ presumibile immaginare che le prove d’appello per Aouar siano agli sgoccioli e che al termine della stagione si farà, a bocce ferme, una valutazione sul futuro dell’algerino. Un’offerta discreta magari da una formazione di buon livello, soprattutto in Francia, potrebbe spingere Roma e Aouar a salutarsi anzitempo rispetto ai 3 anni di contratto ancora in corso. Senza grandi rimpianti.
(di Francesco Oddo Casano)