
Amarcord derby di Roma: fra i record, i gol e le esultanze iconiche di Totti
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FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – Domenica 12 novembre alle ore 18:00, Lazio e Roma si affronteranno per la 185esima volta.
Esultanze storiche e maglie iconiche hanno corredato i match fra Roma e Lazio con Totti protagonista. L’ex numero 10 giallorosso, complessivamente, ha disputato 32 derby con la fascia da capitano (29 in Serie A e 3 in Coppa Italia, più di tutti) e nella prima occasione ha scaraventato il pallone in rete in una gara indimenticabile: Lazio-Roma 3-3 (29/11/1998).
Dal ”Vi ho purgato ancora” al selfie sotto la Curva Sud: gol ed esultanze di Totti nei derby di Roma

Il derby di Roma è sinonimo di goliardia, sfottò ed esultanze iconiche. Totti nelle gare in cui è stato protagonista ha sintetizzato le virtù di un match diverso dagli altri.
L’ex numero 10 giallorosso ha realizzato il primo gol in una stracittadina il 29 novembre 1998. Derby che i romanisti hanno vissuto sull’ottovolante delle emozioni. Dopo 26 minuti i giallorossi passarono in vantaggio con il consueto gol di Delvecchio ma l’euforia durò appena 120 secondi, il tempo che trascorse dal pareggio di Mancini. Nella ripresa (56′) il biancoceleste realizzò la seconda rete personale. Al 65esimo Petruzzi venne espulso e la Roma rimase in 10. Dopo appena 4 minuti, Salas su rigore (3-1) sembrò mettere la parola fine sulla partita. Ma finché l’arbitro non fischia la gara è aperta a ogni risultato ed ecco che, dopo una brusca discesa sull’ottovolante delle emozioni, iniziò una salita inaspettata. Minuto 78: Di Francesco accorcia le distanze. Dopo appena 3 minuti, Delvecchio, anticipando repentinamente Couto, servì Totti che non ci pensò 2 volte a scaraventare il pallone alle spalle di Marchegiani (3-3). Esplosione di gioia, primo gol in un derby con la fascia da capitano e corsa sotto la Curva Sud sfoggiando la maglia consegnata dagli ultras giallorossi: ”29/11/98 Carica ragazzi”.

Totti, nelle prime 4 stracittadine con la fascia al braccio, partecipò sempre ad almeno una rete. Dopo il primo gol nel derby, nella gara di ritorno preparò una maglia speciale. Partita ferma sul 2-1 per la formazione allenata da Zeman, quando al 90esimo un rimpallo nell’area di rigore biancoceleste favorì il numero 10 giallorosso che scagliò il pallone in rete (3-1). Apoteosi allo stadio Olimpico: ancora il figlio di Roma, ancora Francesco Totti che corse verso il centro del campo sfoggiando una maglia preparata appositamente per ricordare ai cugini una cosa importante: ”Vi ho purgato ancora”.

La stagione successiva allo scudetto giallorosso, la Roma vinse entrambi i derby: 2-0 e 1-5. In ambedue le occasioni Totti mise lo zampino: 2 reti e un assist a referto. Il primo gol fu segnato di testa al minuto 92: corsa sotto la Sud e abbraccio iconico alla sua gente.
L’11 marzo 2002, la Roma strapazzò la Lazio (1-5). Dopo il poker firmato da Montella, l’ex capitano giallorosso siglò una delle reti più belle della sua carriera: pallonetto (cucchiaio) da fuori area e Peruzzi battuto da un arcobaleno di venti metri. Boato dell’Olimpico, Totti corse verso il centro del campo mostrando una maglietta dedicata a Ilary Blasi, quella che ai tempi era una ragazza conosciuta da poco e che poi sarà la madre dei suoi figli: ”6 unica” recitava la maglia.

Un’altra esultanza iconica di Totti risale al 21 aprile 2004: Lazio-Roma 1-1. Il Capitano si presentò sul dischetto e insaccò il pallone alle spalle di Peruzzi con un destro potentissimo. Corsa verso un operatore di Sky, al quale si sostituì momentaneamente, per inquadrare con la camera i tifosi giallorossi festanti.

Nella stagione 2005-2006, l’ex numero 10 giallorosso diede vita ad un’altra esultanza inaspettata. Assist di Taddei ed esterno destro favoloso di Totti che portò in vantaggio i suoi. Dopo il gol, con la complicità dei compagni, raggiunse la pista rossa sotto la Tribuna Monte Mario e simulò un parto nascondendosi il pallone sotto la maglia. Messaggio rivolto ancora una volta alla sua compagna Ilary Blasi che sorrise imbarazzata.

Dopo 7 stracittadine in cui rimase a secco, Totti tornò protagonista. L’ex numero 10 giallorosso era una sentenza: quando gonfiava la rete biancoceleste, la Roma non perdeva mai un derby (4 vittorie e 5 pareggi). Il 13 marzo 2011 il leone ruggì nuovamente. Prima un calcio di punizione dal limite dell’area bucò le mani a Muslera, poi un tiro potente dal dischetto: 2-0 e corsa sotto la Curva Sud ad abbracciare la sua gente.
Nella stracittadina che si disputò l’8 aprile 2013, Totti si lasciò andare nuovamente a un esultanza goliardica. Al 56esimo firmò il gol dell’1-1 e andò verso una telecamera urlando: ”Questo è per voi, godo come un maiale”.

Il talento non conosce la parola fine. Totti lo sa bene. L’11 gennaio 2015, il Capitano, a 39 anni, diede spettacolo e siglò una doppietta che permise alla Roma di pareggiare un derby in cui era sotto di 2 reti dopo appena 29 minuti. Al 48esimo Strootman servì l’ex numero 10 giallorosso che sfuggì alle spalle di Radu e con un piattone spiazzò Marchetti (1-2).
La formazione allenata da Garcia era ancora sotto nel punteggio e alla ricerca disperata del pari. Al minuto 64, però, il tempo si fermò: cross di Holebas a cui Totti rispose con una mezza rovesciata. Il pallone gonfiò la rete di Marchetti, che crollò a terra stupito da così tanta bellezza. Apoteosi allo stadio Olimpico: la Roma pareggia con il suo Capitano che diventa il marcatore più prolifico nelle stracittadine (11 reti).
Corsa di Totti sotto la Curva Sud che per poco non si ritrova dentro il campo dalla gioia. L’ex numero 10 giallorosso mentre stava tornando sul rettangolo verde di gioco prese il suo cellulare e scattò un selfie che immortalò l’esultanza orgasmica dei suoi tifosi. Un’istantanea che rimarrà per sempre impressa nella mente dei romanisti: il talento non conosce la parola fine e quel giorno Totti decise di andare contro la fisica e i suoi 39 anni.
