Roma, modello unico per i contratti dei nuovi acquisti: tutti i dettagli su cifre e clausole

Roma, modello unico per i contratti dei nuovi acquisti: tutti i dettagli su cifre e clausole

Rassegna stampa

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I calciatori della Roma ricevono tre maglie per ogni partita, ma i loro contratti prevedono una clausola curiosa: “In occasione di ogni gara ufficiale, il calciatore si impegna a restituire alla società almeno un kit gara indossato”.

In altre parole, la maglia non è più un ricordo personale, ma un bene aziendale. Torna in sede come materiale contabile, pronta per essere rivenduta, fotografata o destinata a iniziative benefiche.

È solo una delle tante disposizioni che raccontano la nuova frontiera contrattuale del calcio professionistico.

Come riferisce la Repubblica, dietro le firme di Ferguson, Bailey e Wesley si nasconde infatti un modello unico e standardizzato: cifre tonde, condizioni ripetute, linguaggio iper burocratico. Tutto definito nei minimi dettagli, persino il minutaggio necessario per ottenere i premi. Wesley deve giocare almeno il 30% delle partite, Ferguson il 50%, Bailey il 60%. E per tutti vale la stessa regola: “almeno 45 minuti giocati”.

Entrando nel dettaglio dei bonus, Bailey può guadagnare 93 mila euro a stagione se totalizza almeno 12 gol o assist, 142.500 euro se arriva a 20, 191 mila per la qualificazione in Champions League, 283 mila in caso di Scudetto, altri 191 mila per la vittoria dell’Europa League e 93 mila per la Coppa Italia. Per Wesley, i premi sono di 91 mila euro dopo 30 presenze e 191 mila dopo 40, con identici incentivi per Champions, Scudetto e Coppa Italia. È l’unico, inoltre, a ricevere 288 mila euro in caso di vittoria della Champions League. Ferguson segue lo stesso schema: 91 mila euro per 10 o 20 tra gol e assist, 191 mila per qualificazione Champions, Scudetto o Europa League. Dal 2026/27 scatteranno anche i bonus presenza, cumulabili: 91 mila euro ogni 15, 30, 45 e 60 gare da titolare. Curiosamente, lo stipendio resta invariato anche in caso di retrocessione.

Nelle “altre scritture” del contratto di Ferguson si precisa che il giocatore deve comunicare al club i propri account social ufficiali, rendersi disponibile per interviste su richiesta della società e non rilasciarne altre senza autorizzazione. Le eventuali prestazioni mediche effettuate da professionisti esterni saranno invece a suo carico.
Il controllo si estende anche agli aspetti commerciali: ogni calciatore è tenuto a informare la società sugli sponsor personali e su eventuali nuove proposte di sponsorizzazione.

Infine, una clausola riassume l’essenza del rapporto: “Il compenso fisso comprende la partecipazione del calciatore alle iniziative promozionali della società, senza ulteriore compenso”. In pratica, il club compra tutto: le prestazioni sportive, la disponibilità per eventi, le interviste e la presenza negli spot.