
Real Madrid-Roma, le pagelle del match. Dzeko mai servito, i giallorossi non sembrano una squadra
Pagelle
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La Roma inizia timidamente la gara, rischiando grosso e venendo salvata più di una volta da Olsen.
Olsen 7: Salva il salvabile, almeno 4 parate decisive nel primo tempo e altrettante nella ripresa. Tiene a galla la Roma con un pizzico di coraggio in più rispetto alle prime partite. Questo Robin può diventare Batman.
Florenzi 6: Spinge, corre e contrasta. La sua presenza di sente e forse l’aver capito di non dover piacere a tutti i costi a tutti gli ha giovato. Motorino.
Manolas 6: Lui c’è. Sempre. Di testa, di piede, da fermo o in scivolata da dietro. Nei primi 15 minuti i Blancos arrivano da tutte le parti che manco gli indiani. Lui, però, non fa la fine del generale Custer. Baluardo.
Fazio 5: Ancora macchinoso, così come il vicino Kolarov. Spesso il Real con Bale si infila da quelle parti e spesso Olsen ci mette una pezza. Al 50’ regala un calcio d’angolo al Real in modo imbarazzante. Caporale.
Kolarov 5,5: Come Fazio ancora non trova sé stesso, ma gli avversari trovano lui impreparato. Anche in fase offensiva può e deve fare molto di più, prendendo esempio da sé stesso al 63’, quando impegna Navas. Ritardatario.
Zaniolo 6: Ci mette tutto, la classe si vede, così come un po’ di nervosismo ed emozione, che sviliscono idee giuste. È un diamante grezzo, ma ha le caratteristiche per poter emergere alla grande. Aladino. (dal 54’ Lo. Pellegrini 4: pronti-via finisce in fuorigioco dopo aver chiamato palla come un forsennato. Forse Ramos lo tiene in gioco, e per tuta risposta lui dal gioco ne esce. Coerentemente, fino alla fine. Ectoplasma).
De Rossi 6,5: A 35 anni è chiamato a fare sempre gli straordinari e lui, straordinariamente, li fa. Sempre con la massima dedizione. Al 45’ sceglie di fare fallo al limite dell’area per evitare un gol. Isco punisce lui e la Roma su calcio di punizione. Capitano della nostra anima.
Nzonzi 5,5: nel primo tempo si destreggia benino insieme a De Rossi, in una Roma in costruzione (Cit, Manolas) lui può essere un capo cantiere, ma per adesso appare ancora pesante come un mattone. (Dal 70’ Schick 4: gli arriva la palla che doveva essere di Dzeko e lui si presenta al Bernabeu con un tiro in curva. Poi non stoppa un pallone che sia uno. Shock!)
Ünder 6,5: timido all’inizio, ma le uniche vere iniziative d’attacco dei giallorossi partono da lui e dalla sua velocità. Tentenna al 70’ quando non cerca Dzeko in situazione di 2 contro 2. Troppo solo per una battaglia galattica. Il destino della Roma dipende da lui. Fato turchino.
Dzeko 5: Svogliato e mai (MAI) servito dai compagni, pochi spunti e molte sbracciate. Al 76’ si fa ammonire per fermare un avversario che partiva in contropiede. Unico tiro a 3 minuti dalla fine. Il cigno di Sarajevo sembra tornato un brutto anatroccolo in mezzo a una squadra di timidi pulcini.
El Shaarawy 5: come troppo spesso gli accade dopo un gol e una buona prestazione, sparisce sul più bello, quando il gioco si fa duro. Un faraonico sarcofago. (Dal 62’ Perotti 5: niente degno di nota, a parte un calcio d’angolo guadagnato grazie a un rimpallo nel finale, quindi male).
Di Francesco 5,5: La Roma non sembra più una squadra. Prova, pensa, si sbraccia, richiama, ma non ottiene nulla o quasi. Prova a dare verve coi cambi, ma risultano ecologici, a impatto ambientale 0. Se la squadra non ha mordente è anche colpa sua.
Giorgio De Angelis