
Juventus, Agnelli: “Il nostro security manager D’Angelo non ha aiutato a introdurre striscioni canaglia”
News
Condividi l'articolo
Il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, è tornato sulla questione degli striscioni inneggianti alla tragedia di Superga fatti entrare allo Stadium, per i quali è stato accusato il security manager bianconero D'Angelo.
Queste le sue parole a margine dell'Assemblea degli Azionisti: "Il nostro security manager D'Angelo non ha aiutato a introdurre striscioni canaglia. Non lo dico io, lo prova la sentenza della Corte d'Appello federale del 22 gennaio 2018. Gli autori sono stati identificati, consegnati alla giustizia e rei confessi. Ogni altra ricostruzione è falsa e infondata. Sarebbe ora che chi si esprime su questi fatti tenesse in conto dei fatti e delle sentenze". Il numero uno bianconero ha poi aggiunto: "È doveroso un chiarimento: dopo i fatti in questione, oggi Juventus rispetta alla lettera le procedure di vendita dei biglietti previste e non può consentire che si insinui ancora il dubbio che la nostra società possa essere assocciata al fenomeno del bagarinaggio. Marotta? Lo ringraziamo, la sua capacità ed esperienza sono stati fondamentali per noi".