Inter-Napoli, è caos. Deceduto il tifoso investito, il questore di Milano: “Chiederò di vietare le trasferte dei tifosi nerazzurri”

Inter-Napoli, è caos. Deceduto il tifoso investito, il questore di Milano: “Chiederò di vietare le trasferte dei tifosi nerazzurri”

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SCONTRI INTER-NAPOLI – La peggiore delle notizie.

E' morto per le ferite riportate un tifoso interista di 35 anni, investito da un van di tifosi napoletani ieri sera, prima della partita Inter-Napoli a San Siro. L'episodio aggrava un bilancio già negativo per quanto successo prima e durante il match, con quattro tifosi napoletani accoltellati durante gli scontri. L'uomo morto era stato ricoverato all'ospedale San Carlo in gravi condizioni dopo essere stato operato. Tra gli altri feriti il più grave è un 43enne accoltellato all'addome e portato al Sacco. Duro il Questore di Milano, Marcello Cardona, in conferenza stampa questa mattina: «Scontri a 2 km dallo stadio, la Digos sta accertando la dinamica. Situazione tragica e inaccettabile, chiederò di vietare le trasferte dei tifosi dell’Inter fino a fine stagione e la chiusura della curva dell’Inter fino al 31 marzo 2019. Sono due i tifosi dell’Inter arrestati in relazione agli scontri di ieri, mentre un terzo è già stato identificato. Gli agenti della Digos hanno eseguito numerose perquisizioni a carico di supporter interisti e del Varese».

I CORI RAZZISTI A KOULIBALY – «Sono stati fatti gli annunci, lo speaker è intervenuto per i cori offensivi. Abbiamo chiesto anche l’interruzione, l’atmosfera era pesante nel finale…». Più chiaro di così non poteva essere Carlo Ancelotti, che fatica ad accettare la sconfitta ma anche l’espulsione di Koulibaly, oggetto delle attenzioni razziste dei tifosi interisti. «L'Inter FC farà quel che ritiene. A me piacerebbe che a Empoli la fascia da capitano la portasse Asamoah. Nel frattempo chiedo scusa a Kalidou Koulibaly, a nome mio e della Milano sana che vuol testimoniare che si può sentirsi fratelli nonostante i tempi difficili in cui viviamo», dice Beppe Sala, sindaco di Milano attraverso Facebook«Per me Inter-Napoli ieri andava sospesa per i cori razzisti verso Koulibaly, e infatti gli uomini della Procura hanno segnalato ai funzionari dell'ordine pubblico e al quarto uomo che la squadra partenopea chiedeva lo stop». Giuseppe Pecoraro, al telefono con l'Ansa, spiega la posizione della Procura Figc su quanto avvenuto al Meazza. «La decisione – ribadisce – non spetta a noi ma all'ordine pubblico d'intesa con l'arbitro. Per quel che ci riguarda, è in corso la comunicazione dell'accaduto al giudice sportivo».

IL COMMENTO DI GRAVINA – Chiaro anche il presidente della Figc, Gabriele Gravina: «Sospendere il campionato? Non lo so, ancora la notizia è troppo fresca. E’ una riflessione da fare. Ora dobbiamo riflettere un attimo e coordinarci: qui c’è un problema di ordine pubblico e come tale va gestito, anche il fatto di giocare o meno». Il numero uno federale ha commentato anche la mancata sospsensione del match per i cori razzisti nei confronti del centrale azzurro: «Tre richiami e niente stop. Stiamo verificando. Pare che il richiamo fosse stato fatto una sola una volta, oggi interverrà la procura e dirà la sua. Ma è molto brutto quello che è successo. In campo ho visto gente troppo nervosa, l’arbitro scriverà quello che è, se ha commesso qualche errore anche lui sarà valutato. Non sono uno psicologo, ma che alcuni giocatori fossero supernervosi era di tutta evidenza a San Siro».