Friedkin, tra nomi autoctoni e la solita azienda privata: ora la scelta dell’Ad

Friedkin, tra nomi autoctoni e la solita azienda privata: ora la scelta dell’Ad

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Nessuno sa cosa pensano, ma tutti giudicano da fuori i loro reiterati silenzi, oltre che l’improvviso interventismo che porta a ribaltoni continui dentro la Roma.

La società giallorossa da troppi anni non ha stabilità a livello di management e questo comporta instabilità nel quotidiano e sul campo.

Da Berardi a Scalera, passando per la Souloukou, Pinto e Ghisolfi, sono tanti e diversi i personaggi che hanno albergato dentro Trigoria senza riuscire a definire un organigramma operativo e calcisticamente di rilievo.

Alcuni quotidiani riportano le indiscrezioni di un possibile tentativo dei Friedkin di affidarsi finalmente a dirigenti autoctoni, che conoscono la piazza e saprebbero forse più dei nomi, sopra citati, dove mettere le mani per rialzare una barca oggettivamente alla deriva. Boniek, Rosella Sensi, Sebino Nela, Montali, nomi sparsi che però rispecchierebbero pochissimo il modus operandi dei proprietari americani.

In questo senso, secondo quanto riferito da il Tempo, i Friedkin avrebbero affidato non alla Retexo, ma ad un’altra azienda – l’Egon Zehnder – il compito di individuare il nuovo CEO.

E’ una società con sede principale a Zurigo, ma con delle sedi distaccate in ogni parte del mondo compresa una romana, che si occupa – come da riferimenti testuali sul sito ufficiale – di transizioni dirigenziali, ricerca di nuovi amministratori delegati e sviluppo delle risorse aziendali. Il rischio però è di ripetere gli errori del recente passato, perchè non risulta alcuna collaborazione dell’Egon Zehnder con club calcistici, aziende che vivono di logiche e timing diversi da quelle generiche.