Spalletti, nuova stilettata a Totti: “Felice di avergli dato l’opportunità di fare una fiction, ma non ha avuto successo…”

Spalletti, nuova stilettata a Totti: “Felice di avergli dato l’opportunità di fare una fiction, ma non ha avuto successo…”

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Luciano Spalletti è stato presentato oggi in conferenza stampa, dopo l’accordo col Napoli e il suo ritorno in panchina a distanza di due anni dall’ultima esperienza all’Inter.

Ecco alcune sue dichiarazioni riguardanti la fiction trasmessa da Sky sull’ultimo anno e mezzo di Totti: “Innanzitutto sono felice di aver dato la possibilità di fare una fiction. Però posso assicurargli che aveva i contenuti anche per farla su di lui. Mi dispiace che non abbia avuto grande successo e che abbia ricevuto delle critiche, se me lo avessero detto prima io un po’ di scene per fargli fare il pieno e per far crescere l’audience le avevo (ride, ndr). A parte tutto, io non voglio sottrarmi a questa questione. Ci sarà spazio anche per le cose meno importanti. Ora ce n’è una molto più importante, allenare il Napoli, parlare del Napoli e dei calciatori del Napoli”

In precedenza Spalletti aveva parlato del suo approdo in azzurro: “Ho avuto la possibilità di stare un po’ a casa. Per quelli come me, a casa le cose sono facili da fare. Si sta con la famiglia, si guardano le partite e si vive in campagna. Vivere in campagna a volte fa bene perché si cammina a piedi, siccome c’è tanta strada da fare avere i piedi forti è importante. Io sono sempre emozionato perché questo lavoro mi piace e mi crea sempre dei battiti forti. Qui, come dicevo, sono stato contento dal primo momento perché il Napoli è una squadra forte, la città è forte e completo un po’ il mio tour dell’anima. Ho allenato a Roma, nella città del Papa e nella città eterna. A San Pietroburgo, la città degli Zar, e a Milano, che è la città della moda, dell’industria, dove c’è la Madonnina. Ora allenerà il Napoli. Sono orgoglioso di venire a Napoli anche perché siederò sulla panchina dove ha giocato Diego Armando Maradona. È il mio tour dell’anima perché qui ha giocato lui, Napoli è la città di San Gennaro e una città dove il calcio e i miracoli sono la stessa cosa”.