Roma-Napoli, la strategia di Ranieri: poco pressing, ripartenze e cambi nel finale
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La Roma, con cuore e determinazione, ha raggiunto in extremis un pareggio importante contro il Napoli (1-1).
Il tecnico di Testaccio, a fine gara, ha spiegato la sua strategia: ”Mi sembrava giusto iniziare con 6/11 nuovi per poi cambiare e mettere gli altri, magari quando il Napoli avrebbe potuto essere un po’ più stanco, perché ricordiamoci che loro nell’ultima mezz’ora avevano fatto 18 dei 37 gol. Era un conto che andava fatto, non si può andare e giocare senza pensare a questo”.
Roma-Napoli: gara con meno pressing della stagione e appena 0,3 gol concessi
La strategia pensata da Ranieri per limitare la forza del Napoli è stata chiara sin dall’inizio: baricentro basso, densità in mezzo al campo e ripartenze. La Roma, infatti, contro i partenopei ha concesso quasi 18 passaggi prima di un intervento difensivo: mai così tanti in stagione. Atteggiamento prudente senza palla e coraggio una volta riconquistata la sfera: ecco la strada che Ranieri aveva tracciato e che i suoi calciatori dovevano percorrere.
Nel secondo tempo, la Roma ha alzato il proprio baricentro di 12 metri (da 43,94 metri a 55,96 metri) e con gli inserimenti di Saelemaekers (55′), Paredes (55′), Dovbyk (64′), Dybala (80′) e Baldanzi (80′) ha cambiato il volto della partita. Il Napoli, una volta passato in vantaggio, come di consueto si è abbassato concedendo poco ma comunque il giusto per farsi raggiungere dai capitolini. Ranieri ha sterilizzato gli attacchi della squadra di Conte che ha creato appena 0,3 gol attesi, solo contro il Torino i giallorossi hanno subito meno.
Numeri alla mano, la strategia di Sir Claudio ha funzionato: i migliori calciatori hanno riposato, i partenopei sono stati anestetizzati e la Roma si avvicina alla trasferta di Milano con un pareggio raggiunto in extremis. Coraggio, carattere e determinazione: le stesse componenti che i giallorossi dovranno mettere in campo a San Siro.