Ranieri, il calcio è semplice: si avvicina la filosofia del corto muso?
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FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – Claudio Ranieri sta rianimando la Roma, una squadra che aveva perso anima e identità.
Il tecnico di Testaccio ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport in cui ha parlato del modo in cui vede il calcio e quindi, indirettamente, ha fornito qualche indicazione. Ho girato il mondo, allenato dappertutto, da noi c’è sempre stata troppa tattica, giocatori ingabbiati, talenti frenati e spettacolo depresso. D’accordo sull’organizzazione difensiva, sulla personalizzazione dei compiti, ma poi in campo ci vanno i loro. Che devono sentirsi bene e giocare con naturalezza, come sanno”.
Concetti espressi a più riprese da un allenatore accostato alla Roma: Massimiliano Allegri. L’ex tecnico della Juventus ha le idee chiare: ”Il calcio è uno spettacolo, e lo spettacolo lo fanno gli artisti. Qui vogliono spoetizzare il calcio, soffocare la creatività: è questo l’errore più grande che stiamo facendo. Bisogna tornare a lavorare di più sui singoli e meno sulla tattica e sugli schemi. Oggi ci sono molti giocatori che sono polli da allevamento e questo non è un bene per il calcio. Bisogna abituare i giovani a pensare, ad avere ambizioni, senza togliergli creatività e inventiva”.
Ranieri ha ribadito il suo pensiero sul calcio, lo stesso di Massimiliano Allegri: ‘‘Alla tattica si è dato troppo peso, troppo. Il calcio è semplice, spesso sono gli allenatori e i calciatori a complicarlo: non ha regole universali conta prendere il meglio del gruppo che hai”. Il tecnico toscano è famoso per essersi contrapposto a chi fa prevalere schemi e tattica ai singoli. ”Il calcio è molto semplice: bisogna fare due cose, la fase offensiva e quella difensiva, e bisogna farle bene tutte e due. Ai campioni non devi insegnare niente. Tattica, schemi in Italia sono tutte putt*nate”.
Ha parlato Ranieri ma, se non si fosse a conoscenza di chi ha rilasciato determinate dichiarazioni al Corriere dello Sport, molti le avrebbero addebitate ad Allegri. La visione del calcio sembra la medesima, e questo può aiutare a stilare un programma insieme. La Roma si sta ristrutturando anche a livello societario, con l’arrivo del Ceo Antonello, diversi innesti nel proprio scouting e voci che accostano Sartori come nuovo ds: chissà se questa è un’altra indicazione. ‘‘Senza un club che ti protegge e ti aiuta a lavorare in serenità, i risultati non arriveranno mai. Non si vive dei limiti del passato”. Parole firmate Massimiliano Allegri.
Ranieri sicuramente potrebbe trasmettere tranquillità al tecnico toscano proteggendolo con uno scudo comunicativo. Sir Claudio vuole una Roma ambiziosa: ”Sono tornato per rimetterla in moto e porre delle basi solide, la Roma deve tornare a lottare per qualcosa di importante, per lo scudetto. È finito il tempo della Rometta, ora c’è la Roma, i Friedkin sono abituati a pensare in grande”.
Per aspirare a una squadra competitiva c’è bisogno anche di un allenatore esperto e capace di gestire le pressioni dell’alta classifica. Juric, ad esempio, non si è rivelato adatto all’ambiente giallorosso e al rapportarsi con calciatori di livello come Hummels. Il profilo di Allegri sembra soddisfare anche la richiesta di una Roma ambiziosa: ”Se c’è qualcosa che dico ai ragazzi prima delle gare? Che bisogna vincere. L’unica cosa che conta quando scendiamo in campo è quella di vincere ogni partita”. Ecco la filosofia del tecnico toscano: quella di cui necessita un club che vuole tornare a lottare per lo scudetto.