Ghisolfi nelle prossime ore a Londra: posizione in bilico
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“Un errore l’esonero di De Rossi? La storia dice questo”.
Sì, perchè il direttore sportivo giallorosso (in realtà responsabile dell’area tecnica) ‘senza portafoglio’ per mutuare la perifrasi ministeriale o senza particolari poteri, non solo è stato sin da giugno scorso perimetrato a tal punto da non influire in nessuna decisione apicale, ma è stato ‘abbandonato’ al suo destino, come unico referente di Trigoria ma senza poter incidere in nessuna situazione.
Sembrano lontani gli abbracci e l’ovazione di Fiumicino, quando il dirigente francese si ritrovò immerso in una goliardica accoglienza dei tifosi romanisti che stavano aspettando lo sbarco di Soulè.
Ghisolfi – non è un mistero – non era d’accordo con la cacciata di De Rossi e più volte ha tentato di convincere Friedkin a richiamarlo, percependo da subito l’umore di un gruppo squadra che non ha mai digerito l’arrivo di Juric. Questo tentativo è stato rifatto dopo Firenze, ma è stato vano.
Friedkin ha deciso di scegliere in prima persona qualsiasi nomina e come riferisce la Repubblica, l’uscita di domenica scorsa su De Rossi oltre alla dispendiosa campagna acquisti estivi, allo stato infruttuosa, potrebbero costare caro al francese che nelle prossime ore è stato convocato a Londra.
Da capire se per essere definitivamente liquidato o rafforzato nel suo ruolo. La seconda ipotesi, appare oggi, poco verosimile.