Auguri a Mancini, capitano in pectore e ‘highlander’ dell’ultimo quinquennio romanista

Auguri a Mancini, capitano in pectore e ‘highlander’ dell’ultimo quinquennio romanista

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Gianluca Mancini oggi compie 29 anni.

Con la Roma è diventato grande, famoso, ha vinto un trofeo e ne ha sfiorato un altro perso a Budapest tra mille polemiche e rimpianti, ma soprattutto ha sempre giocato. Con Fonseca, quando arrivò nell’estate del 2019 dall’Atalanta per circa 20 milioni, sia a nella difesa a 4 sia in quella a 3, poi con Mourinho è divenuto leader carismatico, lavorando molto sull’attenuazione di alcuni atteggiamenti che gli hanno provocato qualche cartellino di troppo.

L’arrivo di De Rossi non ne ha scalfito la titolarità, anche nel ritorno alla difesa a quattro, in coppia con Ndicka e quest’anno, nonostante i tre cambi in panchina, il Mancio c’è sempre stato.

Insomma il centrale toscano c’è sempre stato, con tutti e i numeri lo dimostrano. Su 268 partite disputate in giallorosso, in 261 è stato titolare, nella maggior parte dei casi ha giocato per 90 minuti. Per Fonseca, Mou, De Rossi, Juric e Ranieri, Gianluca è stato sempre un inamovibile, nonostante al suo fianco per motivi diversi sono cambiati tanti compagni di reparto e come detto anche assetti.

25.5.2022 Conference League Finale : Roma vs Feyenoord Nella foto: Gianluca Mancini annaffia con Shampagne (Foto Gino Mancini)

Nel bene o nel male, con il mare in tempesta o colmo, il difensore c’ha sempre messo la faccia anche davanti ai microfoni, indossando più di Pellegrini – sempre più ai margini della Roma – la fascia da capitano.

Questa svolta personale, alla soglia dei 29 anni compiuti oggi, è ormai evidente a tutti, tifosi in primis che lo hanno ormai incoronato leader emotivo del gruppo. Probabilmente nella prossima stagione, qualora le strade tra il club e Pellegrini si divideranno, sarà Mancini ad ereditare in prima battuta la fascia da capitano.

Il calciatore ha ancora due anni di contratto e qualche mese fa ha dichiarato di trovarsi bene a Roma, di avere tutto ciò che necessita (complice anche il recente rinnovo con aumento di ingaggio intorno ai 3 milioni annui), e di non avvertire l’esigenza di cambiare, anzi. “Sicuramente i prossimi due anni resto qui, poi si vedrà”, una delle sue ultime dichiarazioni sul tema.

Salvo clamorose rotture, non alle viste, anche il prossimo allenatore ripartirà da Mancini, l’highlander romanista.