
Stadio Roma, Magliaro a RS: “Dopo una lunga pausa di riflessione ora il club sta accelerando”
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“La Roma dovrebbe a breve presentare un progetto diciamo semi-definitivo, al quale mancherebbe solo la parte relativa agli scavi archeologici.
Fernando Magliaro, attuale firma de il Messaggero e giornalista da sempre impegnato nell’annoso capitolo del nuovo stadio della Roma, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Retesport per chiarire alcuni punti relativi alle ultimissime indiscrezioni relative al progetto del nuovo impianto a Pietralata: “Per essere un progetto definitivo deve avere alcune caratteristiche, tra cui l’adempiemento di tutte le prescrizioni del Comune. Manca ancora quello relativo agli scavi archeologici che devono ancora essere completati. Quindi è improprio parlare di progetto definitivo, ma la Roma presenterà quasi tutto il resto, cioè quei fascicoli relativi alla mobilità, alla logistica, al traffico etc. che dovrebbe essere arrivato ad un livello di definizione assoluta. Questo ampio faldone sarà come noto sottoposto ad un nuovo controllo da parte del Comune, nonostante la legge non lo preveda, prima del passaggio in Conferenza di Servizi. Poichè questo pacchetto sarà prima vagliato dagli uffici comunali e poi votato in Assemblea Capitolina, la Roma spera di ottenere il via libera entro un paio di mesi, in modo tale che nel frattempo si completino anche gli scavi archeologici. E’ una furbata? Forse, è un modo per accorciare i tempi rispetto ai mesi persi per una lunga fase di riflessione che la proprietà si è presa soprattutto da settembre a dicembre scorso, quando effettivamente i lavori dei tavoli tecnici si erano di fatto interrotti, salvo riprendere a gennaio con un grande impulso proveniente anche dal club.”
“Gli scavi archeologici, salvo clamorose sorprese, non dovrebbero portare a scoperte memorabili o a ritrovamenti che possano imporre una sensibile modifica del progetto, però a Roma non si sa mai ed è necessario attendere tutti i rilievi. Detto ciò per completare il progetto e portarlo poi in Conferenza di Servizi è obbligatorio eseguire integralmente la procedura di scavi che ha subito un rallentamento eccessivo”.

“Il motivo della riflessione della proprietà? A mio avviso è legato principalmente ai costi. Tra guerre, dazi, instabilità dei mercati, aumento dei prezzi e valutazioni più approfondite rispetto al progetto preliminare, la cifra prevista per l’edificazione dello stadio è salita intorno al miliardo, pare anche qualcosa in più – circa 1.2 miliardi – motivo principale della riflessione operata dalla proprietà dalla scorsa estate a dicembre”.