L’indagine Spinazzola-Pellegrini non preoccupa la Roma
Rassegna stampa
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La procura di Torino ha trasmesso a quella di Roma le carte sull’inchiesta “Prisma”, l’indagine partita da alcuni controlli di Consob e Covisoc su alcune operazioni di mercato della Juventus poco chiare.
Tra queste ci sarebbe la trattativa e lo scambio tra Roma e Juventus con Spinazzola (29,5 milioni) e Luca Pellegrini (22 milioni) protagonisti. L’operazione fu realizzata dall’allora ds della Juventus Paratici e quello della Roma Petrachi. Il fascicolo è sotto la lente d’ingrandimento dei pm romani guidati dal sostituto procuratore Maria Sabina Calabretta. Lo scambio risale a tre anni e mezzo fa, dopo che Pellegrini a soli 20 anni era riuscito a strappare un rinnovo di contratto a 1 milione a stagione per quattro anni. Aveva tutte le carte in regola per attestarsi nel calcio italiano e internazionale, in parte non ha rispettato le aspettative, ma se oggi la Lazio volesse riscattarlo dovrebbe pagare 12 milioni.
Spinazzola, invece, ha dimostrato di essere un leader nella Roma e della nazionale italiana trascinando gli azzurri nell’Europeo vinto nel 2021 fino a quando ha riportato la frattura del tendine d’Achille. A Trigoria tengono la situazione sotto controllo certi che l’operazione messa in piedi dalla precedente proprietà sia legale e trasparente e se necessario andranno le vie legali per eventuali tentativi di diffamazione. Inoltre, tutte le operazioni a bilancio e di mercato sono già passate al vaglio di Guardia di Finanza, Consob e Covisoc in occasione del delisting avvenuto tra luglio e giugno 2022. Un controllo necessario per procedere alla rimozione del titolo dal mercato e in cui non sono state segnalate irregolarità.
Infine, la compravendita non è stata mai oggetto d’indagine della Procura federale. Solo al termine della fase istruttoria la Figc leggerà gli atti e, se necessario, aprirà un fasciolo. I tempi comunque non saranno brevi e se dovesse arrivare un giudizio sarà nella prossima stagione.