
Friedkin, il domani è adesso. A Natale era previsto un incontro con Mou poi slittato
Rassegna stampa
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Famiglia Friedkin, che si fa? José Mourinho attende una chiamata dei proprietari per discutere di futuro.
Non è prevista una svolta imminente nel rapporto con Mourinho, che negli ultimi mesi ha parlato poco e mai a sproposito. Una volta ha sottolineato che «potevo andarmene a dicembre e invece sono qua, non importa se sia felice o meno» ringraziando il Portogallo per avergli offerto la patria. In quel momento era particolarmente sorpreso perché auspicava un incontro nel giro di poche settimane. Doveva esserci e invece è sempre slittato.
Perché il padrone non ha fretta di negoziare. Considera valido l’accordo firmato nel maggio del 2021. La fiducia verso Mourinho è intatta, la stima anche. Il resto è accessorio, secondo una precisa filosofia aziendale: basti pensare che Lorenzo Pellegrini, il capitano della Roma, ha firmato il rinnovo a pochissimi mesi dalla scadenza e Zaniolo non ha firmato affatto.
Come scrive il Corriere dello Sport, un personaggio come Mourinho però richiede attenzione e riguardo. Anche perché, con la sua influenza, può determinare anche le mosse dei calciatori importanti, a cominciare da Dybala e Smalling che ancora non hanno deciso se restare alla Roma.
Mourinho va coccolato, affinché rinunci a priori alle lusinghe di altri club. Nel calcio però le cose cambiano: «Qualche volta i contratti non sono la cosa importante», ha sussurrato lui dopo la vittoria con la Sampdoria. E allora occhio alle sorprese. L’intenzione è precisa: prima per Mourinho viene la Roma. La realtà può tuttavia proporre scenari imprevedibili. La situazione che i Friedkin devono evitare è che Mourinho si fermi a Trigoria solo per mancanza di alternative stimolanti. Ma non avverrà, qualcosa deve succedere prima. (…)