Roma-Torino 1-0: le pagelle del Prof. Moroni

Roma-Torino 1-0: le pagelle del Prof. Moroni

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Premessa: Non do mai voti ai tifosi, perché può sembrare un contentino ruffiano, ma stasera lo faccio: sono stati grandiosi dal prepartita al termine dell’incontro: voto 10.

Rui Patricio 7: C’è.

C’è come presenza, c’è come personalità, c’è per trasmettere sicurezza a tutto un reparto.

Mancini 7: Mou deve insistere con questo terzetto, perché migliora di partita in partita e Mancini è un punto fisso della formazione di partenza.

Smalling 7,5: Se sta bene non ce n’è per nessuno: guadagna palla di piede e di testa, anticipa, appoggia e comanda la difesa.

Ibanez 7: Somiglia sempre di più al Lucio di Mourinho: forte sicuro e cattivo come il sale nelle ricette di cucina, quanto basta.

Karsdorp 7,5: Tu, avversario, ti impegni; ma lui non ti lascia mai: viene a marcarti pure a casa. Inesauribile per grinta e dinamismo.

Diawara 6,5: Sono stato l’unico a chiedere il suo impiego. Muo l’ha recuperato e Amadou si è resto utile. Ha fatto il suo, senza complessi e senza risentire della pseudo-bocciatura.

Mkhitaryan 8: L’uomo squadra: pronto a recuperar palla, a smistarla, a fare assist per i gol. Immenso.

El Shaarawy 7: Grande, nel nuovo ruolo e in zona gol. Si guadagna un rigore che ha messo in crisi la tecnologia nazionale.

Abraham 8: Adesso ci siamo; non solo perché ha segnato 3 gol in 4 giorni, ma perché ha protetto palla, ha vinto quasi tutti i duelli aerei, sfiorando anche una seconda rete. Cresce l’affiatamento con Niccolò.

Zaniolo 8,5: Tremate, tremate, le forze son tornate. Combatte di tecica e di sportello, contrasta in attacco e in difesa ( 2 volte verso il calcio d’angolo opposto ), è in posseso di uno strapotere tecnico, fisico e mentale.

Pellegrini Sv: Eroismo romanista.

Perez 7: Incredibile il sacrificio di un calciatore che ha caratteristiche da punta e si applica a fare la mezzala.

Mourinho 8: Quella di stasera è la partita che gli somiglia di più; loro giocano e noi segniamo, prendiamo un rigore, sfioriamo la rete in altre 2/3 occasioni e non rischiamo nulla. Josè non fa mai la stessa partita: a volte comanda il gioco, a volte ti fa creder che lo puoi comandare tu, cambia modulo e interpreti forse per necessità… anche se io mi auguro che prosegua così. Però lo Special One è lui.