
Mourinho: “Era impossibile non vincere stasera, squadra perfetta. Mi servirebbe maggiore esperienza in panchina, ma ce la giocheremo con tutti”
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Josè Mourinho ha commentato così la vittoria per 4-0 sulla Salernitana:
La chiave è stata non innervosirvi dopo il primo tempo?
“Era impossibile non vincere, dopo pochi minuti avevo la sensazione di grande tranquillità, la squadra giocava un grande calcio.
La mia sensazione è che eri tranquillo sin da quando sei arrivato, eri convinto di portare la Roma verso un’altra dimensione? Ora date la sensazione di sapere cosa fare in campo, senza subire. Da qui in avanti qual è la tua sensazione dopo due mesi?
“Sono arrivato qui con grande felicità, ero veramente felice di tornare in Italia, di trovare una squadra con tifosi veri, con una passione incredibile. Ero felice di tornare qui, avevo bisogno anche io di tornare a sentire queste sensazioni. Non posso dire che ero tranquillo, ma la parola chiave dei Friedkin per me è stato tempo e questo porta tranquillità, ma non voglio troppa tranquillità e troppo tempo, perchè va contro la mia natura. Non voglio finire settimo o ottavo, voglio accelerare il processo se possiamo. Stiamo costruendo un bel gruppo, quando guardo la panchina mi piacerebbe vedere non dico più qualità, ma più esperienza, perchè arriverà il momento in cui servirà, ci sono rose più attrezzate della nostra, ma ho un piacere tremendo a lavorare qui e giocheremo per vincere anche contro le più forti. Non cambierò la mentalità della squadra se giocheremo contro squadre di Champions”
Un giocatore come Cristante è un grande equilibratore per voi?
“La squadra sta bene e Cristante sta bene, come gli altri. Lui è un profilo di giocatore che a me piace, perchè dà grande equilibrio, lui ha giocato un po’ più dietro, perchè sapevamo che loro facevano una costruzione larghissima, per noi era fondamentale Bryan lì davanti a Mancio e Ibanez, con Veretout e Pellegrini che si abbassavano, abbiamo veramente dominato la partita. Poi dopo il 2-0 Bryan si è alzato un po’, è stata interpretata alla grande questa partita”
La differenza in questo campionato la faranno i grandi allenatori come lei?
“I giocatori sono più importanti di noi, senza di loro è difficile. Sono contento di esser tornato, sono contento di aver trovato una nuova generazione di allenatori, ma nella mia generazione siamo tutti, aspetto Don Claudio (Ranieri), magari Conte ha altri pensieri, ma è bello rivedere Spalletti, Sarri, Max Allegri. E’ bello confrontarsi con i giovani, ma alla fine sono più importanti i giocatori”