Juric: “I Friedkin vogliono la Champions. La squadra era con De Rossi. Zalewski? Sarà importante per me”

Juric: “I Friedkin vogliono la Champions. La squadra era con De Rossi. Zalewski? Sarà importante per me”

Interviste

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Ivan Juric ha parlato in conferenza stampa, alla sua prima dopo l’annuncio dell’avvicendamento in panchina con De Rossi, alla vigilia di Roma-Udinese:

La Roma vuole la Champions.

Cosa pensa di questa squadra e quali cambiamenti porterà?
“Penso che la Roma con Daniele ha fatto un bel calcio, abbiamo visto con lui in questi 8 mesi un bei concetti, intensità, c’è già tanto da prendere anche sul piano dell’aggressività”

Che partita sarà domani?
“L’Udinese in queste quattro partite ha cambiato mentalità, vanno molto forte, hanno grande potere fisico e tecnico, lo scorso anno stavano sotto performando, sono una delle squadre più forti in Serie A, sarà durissima affrontarli, stanno facendo tanti punti, stanno segnando in mille modi e hanno una struttura fisica impressionante”

Il Suo Torino è stata la seconda squadra dietro l’Atalanta per recupero palla nella metà campo avversaria. Questo tipo di gioco è applicabile anche a questa rosa?
“Quello che ho visto lo scorso anno nella prima fase di Daniele che è durata per un bel periodo, era una Roma molto aggressiva, mi sembrava che i giocatori lo potessero fare. C’è da riprendere questo discorso, c’è da lavorarci su, non è tanto una questione di forza fisica, ma di conoscenza e posizioni. Anche a Torino all’inizio c’erano giocatori che sembravano non adatti, ma poi lo hanno fatto assumendo le posizioni giuste. Quello che ho notato in questi primi giorni è che la squadra dovrà lavorarci, ma può farlo. Pressing alto, magari non sempre, ma l’aggressività è una caratteristica che mi piace tanto e serve applicarla”

Ha accettato un contratto breve, dopo 241 partite in A è la sua grande occasione della carriera?
“Sono 14 anni che lavoro, sono tutte grandi occasioni, ho lavorato con i giovani, in B, in A, sicuramente la Roma è la squadra è più grande della mia carriera. E’ una grandissima occasione, in questi casi non pensi ai contratti, pensi solo a dimostrare il tuo valore e che questa squadra sia quella giusta per me”

Cosa le ha chiesto la proprietà?
“Molto chiara, molto diretta, stanno facendo un cambiamento societario sulla rosa più giovane, con tanti giocatori da crescere, c’è un buon mix, c’è tanto da lavorare. Sicuramente mi hanno chiesto risultati e sviluppo giocatori, alzando il livello della rosa. L’obiettivo della Roma è tornare in Champions e rimanere in quella competizione, come obiettivo societario principale”

Che idea si è fatta delle prime 4 partite della Roma?
“A tratti ci sono state cose positive, a tratti negative, durante le stesse partite c’erano momenti di buon calcio e momenti dove no. C’è da migliorare questi aspetti, non è tutto da buttare, Daniele ha fatto un grandissimo lavoro, anche di organizzazione del lavoro, comportamento dei giocatori, sono abituati a lavorare bene, la squadra sta ad un buonissimo livello fisico. Vorrei introdurre ovviamente i miei concetti, che ho visto in passato e possiamo farle”

Ci sono casi in cui l’esonero arriva per lo scollamento con lo spogliatoio, non è questo il caso. Come ha trovato la squadra?
“Alla base degli esoneri ci sono sempre i risultati, è quello che mi insegna la carriera, come è avvenuto a me a Genoa. La mia sensazione è che la squadra abbia dato tutto a Daniele, a volte subentri e percepisci problemi, qui non l’ho notato. Secondo me è solo una questione di risultati, come tutti gli allenatori del mondo”

Dybala? Come lo vede collocato?
“Paulo è intelligente, lavora bene anche a livello difensivo, sempre posizionato bene. Lo vorrei fare giocare da attaccante destro che rientra verso il centro, non deve fare le corse di 100 metri, ma fa bene anche la parte difensiva, non vedo nessun problema con quella parte del gioco. Sta bene e davanti ha grandissime qualità”

Soulè e Dybala hanno giocato da titolari insieme solo una volta. Possono giocare insieme a Dovbyk?
“Possono giocare insieme, Dybala non ha giocato anche per le vicende che aveva, penso assolutamente di sì, senza problemi”

La difesa a 3 è il suo marchio di fabbrica, come ha trovato la difesa della Roma in generale? Hermoso?
“La difesa è strutturata bene, alcuni sono abituati a giocare a 3. Hermoso e Hummels hanno fatto buonissimi allenamenti, non sono ancora al top ma avranno occasioni in queste tre partite. A volte si parla sempre di fisicità, ma ad esempio c’è Rodriguez che senza fisicità ma con l’intelligenza fa tre anni al top. A volte giocatori con meno forza fisica sanno interpretare benissimo un ruolo, è altrettanto importante l’intelligenza dei giocatori”.

Ha parlato con Zalewski? Se lo aspetta in rosa?
“La cosa si sta risolvendo nel modo giusto, è un giocatore che mi piace, ha iniziato ad allenarsi con la squadra, penso sia sulla direzione giusta. Può essere veramente importante per me per lo sviluppo della stagione”