Guberti a RS: ”De Rossi? Mi sta sorprendendo in positivo. A Roma si vuole tutto e subito. Gilardino? Meticoloso”

Guberti a RS: ”De Rossi? Mi sta sorprendendo in positivo. A Roma si vuole tutto e subito. Gilardino? Meticoloso”

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Stefano Guberti, ex calciatore della Roma che è stato allenato da Alberto Gilardino, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Retesport.

Il mister dell’under 17 della Fiorentina, ha disputato 24 partite corredate da 5 gol e 6 assist alla guida dell’attuale tecnico del Genoa, prossimo avversario dei giallorossi. Di seguito le parole di Guberti.

Gilardino? È un allenatore meticoloso che cura il minimo dettaglio e ha un rapporto schietto con i propri calciatori. Si è evoluto rispetto ai tempi di Siena: si adatta maggiormente alle caratteristiche della squadra. La scorsa stagione, infatti, con Gudmundsson e Retegui il Genoa aveva un certo tipo di gioco, che ha subito delle modifiche in queste prime giornate. Gilardino sa bene che deve dare solidità e compattezza alla squadra per poi fare male agli avversarsi mediante l’attacco degli spazi.

Prosegue Guberti.

Gilardino è circondato da professionisti di alto livello: un allenatore può essere bravo quanto vuole ma lo staff fa la differenza e il confronto è fondamentale.

De Rossi? Era un punto di riferimento per tutti soprattutto per il tipo di persona che è. Come Gilardino è umile e disponibile con tutti. Daniele da calciatore era un leader: aveva un ruolo molto importante. De Rossi l’ho incontrato recentemente quando ero al corso UEFA A e ci ho riparlato: siamo rimasti in buoni rapporti. Da allenatore mi ha sorpreso in positivo perché l’anno scorso ha fatto bene in un momento non facile dopo l’esonero di Mourinho: è riuscito a dare un’identità alla squadra. Quest’anno sta trovando qualche difficoltà in più perché la rosa è cambiata molto e probabilmente è alla ricerca dell’amalgama giusta.

Genoa? Squadra intensa contro la quale non è facile giocare a Marassi. Il Genoa può mettere in difficoltà la Roma quando cercherà di chiudere gli spazi e ripartire.

Com’è cambiata la Roma di De Rossi? Ha ingaggiato calciatori forti come Hermoso e Hummles: bisogna valutare solo come stanno fisicamente. Il modulo è importante ma lo è di più l’idea di calcio che De Rossi sta dando alla squadra. Daniele dovrà trovare la quadra per far rendere al meglio Dybala, Soulé e Dovbyk: è la parte più bella e difficile per un allenatore.

Soulé-Dybala? Possono giocare insieme ma è fondamentale l’equilibrio di squadra. De Rossi spesso si era lamentato di avere un centrocampo con calciatori monopasso: inserendo profili di gamba, Soulé potrebbe giocare a destra e Dybala accentrato vicino a Dovbyk. Quando c’è uno spirito di squadra che consente ai calciatori di talento di convivere ci guadagnano tutti.

Prosegue Guberti.

Hummels ha giocato in squadre che volevano dominare il gioco anche con un baricentro alto: è un calciatore che potrebbe facilitare tutto ciò. È reduce da un’ottima stagione: con la sua personalità farà crescere chi gli è affianco.

Quali difficoltà si trovano a Roma? Si vuole tutto subito ma non è sempre così: a volte c’è bisogno di tempo per ambientarsi. Soulé, ad esempio, che arriva dal Frosinone e ha caratteristiche importanti, non deve avere fretta anche se allo stesso tempo la piazza è esigente. Anche se dovessero arrivare delle critiche dovrà continuare a lavorare: non si deve far condizionare dall’ambiente esterno che, a volte, vorrebbe accelerare certe dinamiche.

Baldanzi? Ha caratteristiche importanti è normale che non abbia trovato tanto spazio, dato che l’anno scorso faceva il vice Dybala. È una soluzione da mezzala però bisogna trovare gli equilibri giusti anche con i compagni di reparto. Date le qualità che possiede, la Roma fa bene a provarlo a valorizzare, anche in un altro ruolo, vista la presenza di Soulé e Dybala.

Dovbyk? Ci vuole tempo ma credo tornerà a segnare come ha fatto in passato: non è facile ambientarsi al calcio italiano.