
Primavera, addio ai sogni Scudetto: al Tre Fontane passa la Juventus
Giovanili
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Dopo il pareggio dell'andata per 1-1 contro la Juventus, la Roma Primavera aveva bisogno di almeno un pari per accedere alle Final Four del campionato di categoria.
C’è tanta delusione…
Partirei dalla fine, serve un piccolo resoconto. La partita si può giudicare da sé: primo tempo buono e la squadra ha tenuto il campo in tutte le maniere. Meritavamo un altro risultato, non è stato così, ma siamo orgogliosi. Se torniamo indietro, siamo partiti con grande difficoltà, tanti nuovi e stranieri, è servita tanta energia da parte dello staff. I ragazzi sono stati leoni, presenti con la testa e con il cuore.
Meritavate di stare tra le prime quattro d’Italia…
Non c’è mai stato un cambiamento così forte, ma è dovuto alla bravura di chi ha partecipato al biennio precedente, che hanno messo in mostra i nostri giocatori. I nostri giocano in tutte le parti d’Italia e qualcuno anche fuori. Non potevamo dire no alle richieste: o prima squadra o vanno a fare altre esperienze per rientrare dalla porta di servizio. Potevamo tenere due o tre giocatori, ci sarebbe servita un po’ più d’esperienza, ma dopo aver fatto questa scelta abbiamo ottenuto due vantaggi: continuare a formarli per andare a giocare, senza fare conti per vincere coppe o coppette e la loro partecipazione.
Che cosa hai detto ai ragazzi?
Ho fatto i complimenti, gli ho detto quello che sentivo, è vero, non li ho presi in giro. Abbiamo condotto la partita per larghi tratti, c’è mancato il guizzo, accettiamo il risultato, ci rimbocchiamo le maniche, l’amarezza è tanta, ci sarebbe piaciuto avere la rivincita con l’Inter, che sono stratosferici. Così non è stato, ci riposiamo un attimo e poi cominceremo ad orchestrare la prossima stagione.