Pellegrini e Cristante sempre più distanti dalla Roma: a giugno sarà separazione

Pellegrini e Cristante sempre più distanti dalla Roma: a giugno sarà separazione

Calciomercato

Condividi l'articolo

Per motivi diversi, chi più fisico, chi più emotivo, ma anche per l’inevitabile fine di un ciclo tecnico, sia Bryan Cristante che Lorenzo Pellegrini appaiono sempre più distanti dalla Roma.

In mezzo al campo la Roma ha iniziato a ristrutturare il reparto nevralgico della squadra con investimenti di varia natura, purtroppo non tutti riusciti: Le Fèe (23 milioni e ora in procinto di essere rivenduto per 24 milioni qualora il Sunderland tornerà in Premier), Konè (20 milioni), Gourna-Douath in prestito con diritto di riscatto che diventerà quasi certamente obbligo da 18 milioni, oltre alla promozione in prima squadra di Pisilli.

Aggiunti a questi nelle idee della società c’è sempre l’acquisto di una mezzala offensiva ‘alla Frattesi’ e il possibile rinnovo di Paredes.

Ergo, a prescindere da chi sarà il prossimo allenatore giallorosso, le posizioni di Cristante e Pellegrini appaiono sempre più in bilico con dinamiche e risvolti diversi.

Sul 4, anche l’agente – Riso – si è espresso nelle scorse ore sottolineando il presunto interesse di Inter e Juventus, che potrebbe tornare a nuovo a giugno. Cristante ha ancora 2 anni di contratto, guadagna circa 3 milioni annui ma alla luce anche delle furenti contestazioni ricevute allo stadio ha maturato l’idea di lasciare la capitale. Attenzione anche all’opzione Como, che resta sullo sfondo. Bryan vorrebbe riavvicinarsi a parte della sua famiglia che si trova a Milano e dintorni.

Tema diverso capitan Pellegrini. Il 7 dall’arrivo di Ranieri ha smesso di essere considerato un titolare inamovibile. L’acuto – unico negli ultimi due mesi – è stato il gol del derby che sembrava poterlo rilanciare e invece le prestazioni sul campo sono state scadenti e parecchio al di sotto dei suoi standard. Rispetto a Cristante, la situazione contrattuale di Pellegrini è ancora più gravosa per la Roma: a giugno sarà ad un anno dalla scadenza e per una cifra pari a 4,5 netti più bonus l’anno. Trovare una sistemazione di alto livello in Italia (l’Inter?) è complicato a meno che non decida di abbassare le sue pretese. La Roma non ha proposto e non proporrà il rinnovo, quindi a giugno le percentuali di una separazione sono elevatissime.

Ad incentivare la Roma verso la cessione di questi due calciatori c’è anche la necessità di continuare il piano di risanamento dei costi con relativo abbassamento del monte ingaggi. Motivo in più per stringersi la mano e salutarsi anzitempo, senza grandi rimpianti.