Soulé, l’errore della Roma evitato dalla decisione di Dybala: l’argentino ha bisogno di tempo

Soulé, l’errore della Roma evitato dalla decisione di Dybala: l’argentino ha bisogno di tempo

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FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – Matias Soulé, dopo 3 gare in cui è partito dalla panchina, contro il Venezia è tornato titolare.

L’argentino non ha brillato, anzi ha rallentato la manovra della squadra con troppi tocchi e dribbling mai riusciti. Le attenuanti ci sono, come le qualità del calciatore a cui va dato tempo per ambientarsi a una realtà diversa da Frosinone.

Vendere Dybala e sostituirlo con Soulé: l’errore evitato dalla Joya rifiutando l’Al Qadsiah

La Roma, in estate, stava commettendo un errore imperdonabile: cedere Dybala e affidare a Soulé la responsabilità di sostituire la Joya. L’ex Juventus, fortunatamente, ha rifiutato l’Al Qadsiah e ha deciso di rimanere nella Capitale, malgrado il club giallorosso avesse idee diverse.

Indirettamente e senza l’intento di farlo, Ivan Juric ha sottolineato la strategia illogica della società: È chiaro quanto è stato pagato Soulé, ha fatto un anno a Frosinone, non ci si può aspettare che diventi subito Dybala. Eppure, all’interno della Roma, c’è chi ha pensato che il classe 2003 potesse sopperire, immediatamente, alla voragine che avrebbe lasciato la partenza della Joya.

Soulé, nel 3-4-2-1 di Juric, non potrà giocare, come da abitudini precedenti, tutta la partita largo sulla fascia destra, ma sarà chiamato ad occupare una zona di campo più centrale e affollata. L’argentino, quindi, dovrà adeguarsi a richieste diverse e oliare meccanismi che scattano automaticamente orbitando in una zolla divergente del rettangolo verde di gioco.

Il classe 2003 ha le qualità per allontanare le critiche e intraprendere il percorso di Baldanzi: passare da inadeguato a calciatore importante per cambiare le partite. Soulé, nelle prime 6 gare della stagione, ha disputato 365 minuti senza dare seguito alle giocate viste a Frosinone. Il talento argentino, infatti, in Serie A, ha tentato 20 dribbling ma ha saltato l’avversario solo in 6 occasioni, ovvero, nel 30% dei casi. Spetterà a Matias lavorare e crescere per smentire i più scettici che già lo hanno accostato a Iturbe.