Pellegrini, tra condizione precaria e indispensabilità: il Capitano vale da solo il 20% dei gol segnati dalla Roma negli ultimi 4 anni e mezzo

Pellegrini, tra condizione precaria e indispensabilità: il Capitano vale da solo il 20% dei gol segnati dalla Roma negli ultimi 4 anni e mezzo

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FOCUS RS (di Francesco Oddo Casano) “Qualcuno capisce, qualcuno no, qualcuno probabilmente non capisce i sacrifici che Lorenzo fa.

Ha giocato 95’ mercoledì, ha giocato 94’ con l’Empoli e non è facile. Pellegrini sa comunque che ha un allenatore che lo rispetta e rispetta tutto quello che fa per la squadra. Su 60.000 persone, magari arrivano fischi da 20-30-50 persone, non contano molto”. Josè Mourinho, in una conferenza stampa piena di spunti su diverse tematiche tra presente e futuro, ha teso nuovamente una mano al suo capitano. In questa prima parte del 2023, Pellegrini non sta vivendo un momento semplice: la condizione fisica è evidentemente precaria, complice un problema accusato a metà gennaio che gli ha impedito inizialmente di correre per qualche giorno, poi di allenarsi con regolarità.

Mourinho, che in più di un’occasione ha definito il 7 giallorosso un calciatore fondamentale per la sua Roma (“E’ la luce insieme a Dybala”… “Se ne avessi 3 ne schiererei 3 in campo contemporaneamente”), sa che Pellegrini non è al top della condizione ma non vuole rinunciare a schierarlo, immaginando di riuscire a recuperarlo al 100% solo schierandolo con regolarità. Da inizio anno Lorenzo ha realizzato la rete vittoria contro il Bologna e due assist da calcio piazzato contro il Milan, poi lo stop in Coppa Italia ne ha compromesso condizione e capacità di incidere sul piano tecnico.

Diversi evidentemente i numeri di Dybala e Abraham: l’argentino ha siglato 3 gol e messo a segno 4 assist vincenti, mentre il centravanti inglese, rivitalizzato dopo la sosta Mondiale, è a quota 3 gol e 3 assist, oltre a quel salvataggio clamoroso nel finale del match contro il Bologna, valso i tre punti ai suoi.

I fischi, non assordanti, comunque udibili al 93′ in occasione del cambio chiamato da Mourinho (si poteva evitare a quel punto?) certamente non aiutano in questo momento un ragazzo che però è abituato a non fare polemiche e a rispondere sul campo. I numeri complessivi, costantemente in crescita, delle ultime stagioni, dimostrano l’importanza del calciatore nell’economia della produzione offensiva della Roma: la squadra giallorossa infatti negli ultimi 4 anni e mezzo, dal 2018-2019 in poi ha realizzato complessivamente 411 reti. Pellegrini tra gol e assist ne ha messi a segno o fatti segnare in totale 82. Dunque il 20% dei gol fatti dalla Roma provengono dai piedi del capitano giallorosso. Un dato che, aggiunto al dinamismo, alla duttilità in campo, alla capacità di cambiare più ruoli all’interno della partita, oltre alla generosità mostrata in fase difensiva, rende visibile a tutti il peso specifico del calciatore nello scacchiere tattico di Mourinho. L’obiettivo dunque è chiaro: recuperare il miglior Pellegrini.