Nazionale, esclusa la Serie A ci sono meno di 20 calciatori italiani nei top 5 campionati

Nazionale, esclusa la Serie A ci sono meno di 20 calciatori italiani nei top 5 campionati

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L’Italia si è sgretolata di fronte alla forza della Norvegia (1-4) che, nel secondo tempo, ha passeggiato sulle macerie azzurre: 4 gol e silenzio a San Siro.

La nazionale allenata da Gattuso, per tornare a giocare i Mondiali, dovrà superare i playoff che si disputeranno a marzo. Giovedì 20 novembre i sorteggi decreteranno il primo avversario, sperando di superare anche la finale che si potrebbe giocare in casa.

Gian Piero Ventura, il primo ct che è stato travolto dalla carenza di qualità che nel 2018 fu eliminato dalla Svezia ai playoff per accedere al Mondiale, è stato chiaro in esclusiva ai microfoni di Retesport: ”Va cambiato il sistema e non gli allenatori, anche se a volte è giusto per carità. Se andiamo avanti mettendo la testa sotto la sabbia diventa difficile. L’ultima volta che l’Italia ha partecipato per vincere il Mondiale era il 2006 e in rosa c’erano Del Piero Inzaghi, Gilardino, Toni che facevano panchina”. Calciatori che adesso sarebbero inamovibili.

Nazionale, all’estero quasi nessuno punta su calciatori italiani

Calciatori che in Italia vengono etichettati e valutati come fenomeni, quando si alza il livello, puntualmente spariscono. Basta pensare a Lucca e Piccoli pagati rispettivamente circa 35 e 27 milioni da Napoli e Fiorentina che hanno segnato appena 2 gol in campionato. Un bottino magro, nettamente al di sotto delle aspettative. Entrambi, infatti, non sono protagonisti in una Nazionale in difficoltà. La domanda sorge spontanea: all’estero quanti club puntano su calciatori italiani? Il dato è inquietante perché nei top 5 campionati, esclusa la Serie A, ci sono meno di 20 calciatori che orbitano in Premier League (11), Liga (0), Ligue 1 (2) e Bundesliga (3).

La lista è cortissima: Chiesa, Calafiori, Savona, Tonali, Udogie, Donnarumma, Vicario, Leoni, Gnonto, Kayode, Coppola in Premier, nessuno in Spagna dove si predilige la qualità, Emerson Palmieri e Renato Marin in Francia e Vincenzo Grifo, Fabio Chiarodia e Filippo Mane in Germania. Numeri nettamente inferiori rispetto ad altre Nazioni, che storicamente, hanno meno blasone degli azzurri.