Llorente, simbolo di un’idea diversa di Roma: più possesso palla e meno ripartenze

Llorente, simbolo di un’idea diversa di Roma: più possesso palla e meno ripartenze

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FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – Alle 18:45, alla vigilia di Servette-Roma, Diego Llorente accompagnerà José Mourinho in conferenza stampa.

Il difensore spagnolo, a causa dell’assenza prolungata di Smalling, è diventato il nuovo perno della difesa. Il classe 93′ anche contro l’Udinese ha fornito una prestazione di livello: 96 % di passaggi riusciti (1° della squadra), 6 recuperi (2° della formazione giallorossa) e un salvataggio decisivo su Thauvin.

Llorente è il simbolo di una Roma che, rispetto alla scorsa stagione, pensa maggiormente alle trame offensive attraverso una serie prolungata di passaggi. Baricentro più alto e meno ripartenze. I giallorossi, infatti, hanno già realizzato 5 gol in Serie A con una sequenza di almeno 10 tocchi. La formazione di Mourinho, dopo 13 gare di campionato, ha segnato 17 reti su azione manovrata (solo l’Inter ha fatto meglio) mentre la passata stagione si era fermata a 27 centri (14° nel massimo torneo italiano). Cambiamento tangibile che parte dalla centralità di un difensore come Llorente che fa del palleggio una delle virtù principali. Mourinho ha tracciato la strada: ”Dall’inizio della stagione, vogliamo andare in una direzione e vogliamo continuare ad andarci”

Muro Llorente: pochi falli e 1° della squadra per tiri bloccati

Diego Llorente sta cercando di non far rimpiangere l’assenza prolungata di Smalling. Il difensore spagnolo ha caratteristiche diverse rispetto all’inglese ma le prestazioni sino ad oggi sono di alto livello. Il classe 93′, infatti, è il primo calciatore della Roma per tiri bloccati (9) e, aggiungendo anche i passaggi pericolosi, i suoi interventi hanno arginato gli attacchi avversari in 14 occasioni (1° dei giallorossi). Llorente, quindi, sta sostituendo il muro eretto da Smalling la scorsa stagione: 36 conclusioni schermate, più del doppio di Mancini (secondo in questa speciale classifica del passato campionato).

Il difensore spagnolo, nelle 11 gare disputate in Serie A, ha commesso appena 5 falli e ha ricevuto un solo cartellino giallo. Eleganza, letture efficaci e interventi decisivi stanno contraddistinguendo l’ex Real Sociedad. Il fisico meno dominante rispetto a Smalling fa emergere una grande differenza sui duelli aerei: 61,5% quelli vinti da Llorente e addirittura il 74,7%, invece, quelli in cui il centrale inglese ha avuto la meglio.

La terza Roma di Mourinho, però, se vuole avere un dominio maggiore del campo, come ammesso dallo stesso tecnico portoghese, ha bisogno di palleggiatori. Llorente, sotto questo punto di vista, con il 91,1% di passaggi riusciti (1° della squadra) è lo stereotipo che incarna tali caratteristiche. Il centrale spagnolo è il simbolo di una formazione che, solo in 3 partite di campionato (23%), ha avuto meno possesso palla rispetto agli avversari (Milan, Cagliari e Inter). Dato che rappresenta una novità assoluta. La Roma, nelle prime 13 gare di Serie A della scorsa stagione, infatti, aveva mantenuto un dominio minore del campo in ben 8 occasioni (61,5%). La formazione di Mou, quindi, ha raddoppiato (da 5 a 10) i match con un possesso palla maggiore rispetto all’avversario di turno. La strada è traccia ora va solo percorsa.