Il 2025 della Roma tra ristrutturazione interna e nuovi annunci: tutte le tappe

Il 2025 della Roma tra ristrutturazione interna e nuovi annunci: tutte le tappe

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Il 2025 della Roma è iniziato in campo con una grande gioia, la vittoria nel derby, che potrebbe riaccendere definitivamente i motori della squadra giallorossa in vista della seconda parte di stagione.

Claudio Ranieri e il suo ritorno in panchina, è senza alcun dubbio, una delle pochissime scelte azzeccate dalla proprietà americana nell’ultimo anno solare.

Tra il via vai dei dirigenti, le cariche ancora vacanti, gli addii tumultuosi di Mourinho e De Rossi, la scelta folle di affidare per 53 giorni la panchina a Juric, i Friedkin hanno eroso fortemente quel consenso quasi unanime costruito nei primi 4 anni di gestione della Roma, acquistata nell’agosto del 2020.

Ora c’è da accelerare il percorso di ristrutturazione interna del club, già avviato da alcune settimane con sguardo anche alle principali tappe extra campo, su tutte la questione stadio.

In primis la questione aperta del nuovo amministratore delegato: dopo l’addio di Lina Souloukou (oggi al Nottingham Forest), la Roma sono diversi mesi – da settembre per la precisione – che non ha un CEO operativo a Trigoria. Sono state spese diverse candidature e altrettanti incontri si sono tenuti a Londra, nel quartier generale del The Friedkin Group. Per il momento un uomo di fiducia – Ed Shipley – ha posto i suoi occhi a guardia della Roma a Trigoria, ma nelle prossime settimane la società annuncerà il nome del nuovo Ad. Resta in corsa Alessandro Antonello dell’Inter, qualcuno sostiene ancora la candidatura di Fenucci, mentre Marzio Perrelli – nome in quota fino a metà dicembre – è in forte calo. La sensazione è che alla fine arriverà un nome a sorpresa in perfetto stile Friedkin.

Mentre Ghisolfi sta operando la ricostruzione del settore scouting, con Ranieri sempre più centrale in ambito sportivo (e lo sarà a maggior ragione nella scelta del nuovo allenatore), la società è concentrata anche sul fascicolo stadio.

Il progetto definitivo del nuovo impianto a Pietralata sarà presentato in Campidoglio entro la prima decade di febbraio. Questa l’ultima indicazione temporale su una questione che si è prolungata oltremodo rispetto alle attese iniziali.

Si tratterà di un impianto dal costo di circa 1 miliardo, che potrebbe elevare di oltre il 40% i ricavi strutturali della Roma. Da capire se, alla luce dell’enorme investimento previsto, sarà un costo che il Friedkin Group affronterà in solitaria – come era stato più volte annunciato rispetto alle precedenti previsioni di spesa – oppure se il fronte degli investitori sul capitolo stadio potrà essere allargato ad altri partners strategici.

A proposito di comparto commerciale, è previsto anche lì l’ingresso di un nuovo direttore marketing. Intanto la Roma, visti i proficui vantaggi ottenuti dalla collaborazione con Adidas, rimarrà ancora legata al marchio storico tedesco con il passaggio nella categoria ‘elitè’.

Dopo l’annuncio dell’acquisto ufficiale dell’Everton, i Friedkin probabilmente dovranno anche chiarire nelle prossime settimane strategie e rapporti diretti o indiretti tra la Roma e il club britannico. Certamente la prossima estate ci sarà una nuova amichevole in casa Everton, con la prossima apertura del nuovo impianto e chissà, forse, anche una nuova tournèe estiva.

Resta aperta un’altra questione, di natura sportiva, legata all’ipotesi della squadra B. Rispetto alla gestione Pinto, in casa giallorossa è un argomento che recentemente è stato discusso. Una possibile svolta comunque non prevista, per motivi di regolamento, a partire dalla stagione 25-26.