
Friedkin, la strategia ora è cambiata: competitività attraverso la sostenibilità
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Claudio Ranieri ha lanciato un monito chiaro a tutto l’ambiente giallorosso: “Dobbiamo tenere i conti in ordine“.
A frenare le ambizioni di crescita sportiva c’è il serrato controllo dell’UEFA sui conti giallorossi, sui quali oggettivamente però la stessa proprietà non è riuscita a lavorare con estrema lungimiranza finora.
Come riferisce il Corriere dello Sport, ora il piano sembra cambiato. La Roma punta al ritorno in Champions League, fondamentale sia per prestigio sia per garantire almeno 40-60 milioni di ricavi utili al bilancio e al rispetto del settlement agreement UEFA.
La proprietà Friedkin prosegue nella linea di sostenibilità economica, riducendo il monte ingaggi (ridotto da 115 a 89 milioni dalle ultime sfide) e puntando su giovani e rinforzi mirati. Centrale resta anche il progetto stadio a Pietralata entro il centenario del club (2027-28), insieme alla ricerca di un main sponsor.
In caso di mancata qualificazione europea, sarà necessaria una cessione importante per generare plusvalenze, da reinvestire con intelligenza. Infine, scouting e settore giovanile sono visti come leve decisive per ridurre i costi e valorizzare talenti “fatti in casa”.