Esclusiva RS – Capozucca: ”Con Gasperini litigavo sempre. È entusiasta, Roma sfida che vuole vincere”

Esclusiva RS – Capozucca: ”Con Gasperini litigavo sempre. È entusiasta, Roma sfida che vuole vincere”

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Stefano Capozucca, ex direttore sportivo del Genoa, ha lavorato dal 2006 al 2010 e nella stagione 2014-15, al fianco di Gian Piero Gasperini. Di seguito le sue parole in esclusiva ai microfoni di Retesport.

Ha mai discusso con Gasperini?

Sempre (ride ndr).

Avevamo un rapporto straordinario siamo come fratelli. Tutti i venerdì cenavamo insieme a casa sua quindi ci confrontavamo sempre. Gasperini ha tanta personalità, un carattere forte ma è una persona splendida. Discutevamo sempre, ma il rapporto è durato negli anni anche quando le strade professionali ci hanno separato.

Prosegue Capozucca.

Dato che è una persona straordinaria, non bisogna prenderlo in giro. Con lui ho avuto un problema quando gli ho nascosto qualcosa che poi è venuto a conoscere e si era creata una situazione di imbarazzo che poi abbiamo risolto.

La presenza di Gasperini quanto influenza le scelte di mercato? È importane sapere come vuole giocare un allenatore e lui dà un’identità chiara alle sue squadre. Se lui vuole un esterno forte non posso portargli un centrocampista adattato. C’era un confronto continuo, alcuni giocatori che a me sembravano buoni a lui non piacevano. Una volta presi un calciatore, e lui non lo voleva: non giocò mai, aveva ragione lui (ride ndr).

Lei ha portato a Genova, 2 centravanti che con Gasperini si sono consacrati, ossia, Milito e Borriello: in che modo sono state fatte quelle 2 scelte? Dovbyk e Ferguson potrebbero ripercorrere le stesse orme?

Sono due scelte che ho fatto io. Milito lo volevo già portare alla Ternana. Per Borriello devo ringraziare Ariedo Braida. Con il Genoa eravamo stati appena promossi in Serie A e lui mi consigliò proprio lui, mi disse che erra il profilo giusto.

Ha avuto modo di sentire recentemente Gasperini? Lo sento spesso, ha anche una casa vicino a me. Ha una grande personalità, questa sfida a Roma c’è l’ha a cuore. All’inizio ci sono stati anche degli striscioni contro di lui, è una sfida con se stesso. Questa situazione lo ha caricato, è una battaglia che vuole vincere. La tifoseria della Roma poi è unica, spettacolare.

Si vuole togliere anche l’etichetta dell’allenatore che non ha fatto bene in una grande piazza?

All’Inter fece 5 partite, non ha avuto neanche modo di esprimersi, non si può dire che una persona ha fallito. Guardiamo quello che ha fatto a Bergamo con diversi accessi alla Champions e la vittoria in Europa League.

Dybala? Uno che non conosce Gasperini può dire che non gli piace. Lui è una persona che predilige il lavoro, chi non ci riesce fatica a giocare. I suoi ex giocatori lo sanno bene (ride ndr). In Italia Conte e Gasperini sono gli allenatori che lavorano di più.

Gasperini vuole vincere un trofeo a Roma? Ora è motivatissimo e contento, lo sento felice. Gasperini sta mugugnando perché avrebbe voluto qualche giocatore in più compatibile con il suo schema di gioco per accorciare i tempi per raggiungere gli obiettivi della Roma.