Ferguson, bisogna tornare protagonisti nell’area avversaria: solo 5 passaggi serviti

Ferguson, bisogna tornare protagonisti nell’area avversaria: solo 5 passaggi serviti

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Ora o mai più.

Evan Ferguson sta smaltendo l’infortunio alla caviglia che non gli ha consentito di giocare con l’Irlanda e gli ha fatto saltare le partite della Roma contro Milan, Rangers e Udinese. Il classe 2004, nelle prossime settimane, sarà l’unico centravanti a disposizione di Gasperini, dati gli infortuni di Dovbyk e Dybala. Ferguson è chiamato a dare una risposta dopo essere sparito ingiustificatamente al termine della 2° giornata di Serie A in cui ha servito un assist a Soulé. Successivamente il furore, la capacità di dialogare con i compagni ed essere un riferimento si sono dissolte nel nulla.

Il tecnico di Grugliasco il 25 ottobre ha bocciato l’atteggiamento dell’ex Brighton: ”Lui ha sempre dato dimostrazione in campo di voler dare delle risposte, anche se in questo momento le risposte non sono state positive, in modo abbastanza evidente. Se devo dire la verità, ieri per la prima volta in questa stagione ho visto da parte sua un allenamento giusto”.

Dopo appena 4 giorni Gasp ha rilanciato Ferguson dal primo minuto come non accadeva dal 2 ottobre contro il Lille ma il fallo di Valenti gli ha provocato una distorsione alla caviglia che lo ha fatto uscire dal campo al 7° minuto. Una delle critiche rivolte al classe 2004 è l’incapacità di riempiere l’area di rigore, svuotata troppo spesso nei match in cui il tecnico di Grugliasco gli ha dato fiducia. I numeri confermano questa impressione: Ferguson, infatti, in 305 minuti di Serie A ha servito solo 5 passaggi nell’area di rigore avversaria. Troppo pochi. Gasp era stato chiaro con i suoi attaccanti: bisogna calpestare le zone pericolose del campo per aumentare l’efficacia offensiva della squadra.