Cristante, Pellegrini, i fischi alla squadra e lo striscione della Sud: l’Olimpico ora è diviso

Cristante, Pellegrini, i fischi alla squadra e lo striscione della Sud: l’Olimpico ora è diviso

Tifosi

Condividi l'articolo

Tre gare casalinghe post esonero di De Rossi, due vittorie e una terza sfiorata ma pareggiata per una disattenzione finale contro il Bilbao.

Nonostante questo, il clima che si è respirato allo stadio è ancora di contestazione.

Una contestazione che viaggia però su binari diversi. La Curva Sud ieri è ripartita da dove aveva lasciato giovedì scorso: primo quarto d’ora di silenzio, poi la ripresa del tifo – ma solo a supporto della Roma come entità generale e alla maglia – fino al termine del match.

In mezzo uno striscione, tinto di giallorosso che manda un segnale a tutto il resto del pubblico: “Fischiare a gara in corso significa fare il male della nostra maglia. Tifiamo la Roma, sosteniamola in ogni battaglia”. Una sorta di editto che si è scontrato ancora invece con i fischi durante il match rivolti ad alcuni giocatori e piovuti dagli altri settori dell’Olimpico.

Visibile anche per chi era presente allo stadio il momento del cambio di Pellegrini che ha ricevuto un’altra bordata di fischi (come alla lettura delle formazioni) ma dalla Sud diversi tifosi lo hanno applaudito.

Dopo il triplice fischio di Abisso poi la squadra si è rivolta alla curva per il consueto saluto di fine gara, ma come nelle due precedenti occasioni, tra gli applausi di altri settori, sono arrivati i fischi della Sud.

Insomma un clima divisivo tra pensieri e gesti avversi, nella comprensione reciproca delle proprie posizioni, ma che sintetizzato porta ad un ambiente decisamente distante da quello che ha avvolto la Roma nel triennio precedente.